mercoledì 30 gennaio 2008

Ron Paul, fiducia e ragione

Oltre il risultato della Florida.
Perché Ron Paul resterà al centro della competizione.
Giuliani si ritira e appoggia McCain.



Il risultato di Ron Paul non supera le aspettative, anche se per una non-persona, resa tale dai media totalitari americani, il sostegno di oltre 60.000 cittadini in Florida sono uno smacco al sistema, che notoriamente non consente contraddizioni. La vittoria di McCain ne consolida l'immagine di predestinato. I 57 delegati che ha vinto oggi lo portano sì davanti a Romney (95 a 67) ma tutto sommato in equilibrio: il magico numero di 1191 è ancora lontano, e nemmeno i 21 Stati in ballo il 5 Febbraio determineranno un vincitore certo: dopo quella data i delegati da assegnare saranno ancora oltre il 50% e in teoria ci sono ancora Stati favorevoli al candidato mormone e persino ad Huckabee. Nessuno dei due dovrebbe abbandonare prima di quella data, anche se il salasso economico comincia a farsi sentire persino per il ricco finanziere Romney: pare infatti che abbia speso davvero molti milioni solo in Florida e per non vincere niente. Ma la vera bomba della giornata a ben guardare è questa: Ron Paul, che oggi sembra deludere, "rischia" di restare l'unico in corsa contro McCain!
Lascia invece, piccolo fatto storico di questa campagna, Rudy Giuliani, colui che venne detto il favorito. Appoggerà McCain e perciò oggi tutto un sottobosco politico, anche italiano, che non precede mai nulla ma che come l'intendenza segue, senza far rumore sostituisce le insegne.



MCCAIN
36%693,42557

ROMNEY
31%598,1520

GIULIANI
15%281,7550

HUCKABEE
14%259,7030

PAUL
3%62,0600


Ron Paul va avanti. Già nel comunicato del 28 Gennaio, cosciente che non sarebbe arrivato primo (e che quindi non avrebbe ottenuto delegati) ribadiva la determinazione nel proseguire verso la nomination, prevedendo, con fondamento come vedremo, di arrivare ad una Convention nazionale spaccata, bisognosa di mediazione. Nel prossimo diradarsi dei contendenti, Paul tra le altre cose immagina che molti delegati, eletti in nome dei ritirati, alla fine si sentiranno liberi nella scelta. Certamente la seconda metà delle primarie potrebbe aprire uno scenario molto interessante, tutto dipenderà dai ritiri e dalla loro tempistica.

Come dicevo, Huckabee probabilmente reggerà ancora almeno fino al 5 febbraio: un po' per orgoglio e un po' perché sarà pressato a fare da succhia-voti conservatori a danno di Ron Paul.
Per Romney si tratterà di vedere come vuol portare avanti la gara e soprattutto cosa gli consiglieranno e con che intensità: forse di fare un ticket da vice con McCain. Anche se la stessa pretesa potrebbe essere avanzata da Huckabee.
Da un lato l'establishment otterrebbe di concentrare finalmente il voto sull'uomo di fiducia, dall'altro ci sarebbe il paradosso imbarazzante che si diceva: una corsa che si riduce a McCain (e tutti!) contro Paul! Ve li immaginate gli ultimi dibattiti in tv? Molto rischioso, dovrebbero faticosamente tenere in vita i candidati-zombi tanto per occupare la scena e i media, ma col risultato opposto e scomodo per la regia dello spettacolo presidenziale: la dispersione dei voti che porterebbe proprio a quella che Paul chiama una Convention di mediazione. Il cerchio si chiude, e il conto fatto da Ron Paul, torna: per gli avversari i due corni del dilemma in nessun caso riescono a scansare proprio lui, la non-persona.

Ora che ci siamo inoltrati un poco nella tortuosa via delle primarie, ci appare più chiara la carta vincente di Ron Paul che ha generato la paura folle nei suoi confronti e il pressing per farlo correre da terzopolista. La carta vincente, che abbiamo tanto esaltato ma non immaginavamo di vedere così chiaramente oggi stagliarsi nella sua importanza strategica, è il conto in banca di Ron Paul. Benzina e viveri per arrivare a Minneapolis senza morire per strada. L'occhio lungo dei politici navigati si era subito allarmato ai suoi successi nel fund raising, sinonimo di autonomia di viaggio. E dato che il controllo totalitario dei media nega a Ron ogni possibilità di essere conosciuto dal grande pubblico, il denaro raccolto dalle spontanee donazioni popolari resta l'ultimo scandalo, l'ultimo male incurabile agli occhi dei potentati. Vedere quell'uomo così sereno e lineare che resta in piedi e va avanti con le sue forze, confortato da centinaia di migliaia di visibilissimi entusiasti, innervosisce qualcuno e lo inquieta nel profondo, mentre per strada restano i cadaveri eccellenti. Fatto il deserto, domani un vecchio medico potrebbe essere insieme a McCain l'unico attore: le telecamere sarebbero costrette ad inquadrarlo, e lungamente.


Rudy Giuliani fotografato nell'attimo dello schianto. Ci scusiamo per la crudezza dell'immagine.


Note dieboldiche e mediatiche.

Mettiamo agli atti che in 32 Contee della Florida su 67 si è votato con il sistema elettronico Diebold, che per l'occasione ha pensato bene di cambiare nome: adesso si chiama molto più affidabilmente Premier Election Solutions. Gli elettori della Florida hanno votato tranquilli il loro candidato sul touch-screen. Ricordare, come ha fatto un giornale della Florida il fatto che nei giorni scorsi si fossero registrati numerosi malfunzionamenti è irrilevante e soprattutto pretestuoso! Infatti l'azienda informa che ha subito provveduto a sostituire le macchine con problemi di lettore ottico. Il problema è stato risolto.

Si dirà: discorsi da perdenti. Sì, ma da perdenti in una gara presidenziale equivalente alla Formula1 e dove si guida un'auto con sole due ruote: internet e la militanza popolare. Le altre due ruote, i giornali e le tv, a Ron Paul gliele hanno rubate. Anche se Ron Paul non è citato, in quest'intervista su Il Giornale curata da Marcello Foa, (che ringraziamo per averci linkato nel suo blog) un docente americano, che tocca ancora il fattore-brogli, spiega bene che in politica si vince ancora attraverso la televisione. C'è poco da fare, internet è ancora indietro. E nella terra della libertà, i giornali e le tv decidono di sostenere chi vogliono: tacere degli altri non è un delitto. Poco importa che un tempo in America abbiano inventato il concetto di antitrust con le relative leggi: oggi l'intera informazione nazionale è nelle mani di uno sparuto gruppetto di colossi mediatici.

14 commenti:

lonza ha detto...

Una riflessione: gli Stati Uniti dopo oltre 200 anni di storia sembrano essere pronti per un presidente di colore. Un fatto inconcepibile fino a poco tempo fa. Quanti anni dovremo ancora aspettare perchè la "democrazia" più grande del mondo sia pronta pure per un presidente sostenuto dal popolo anzichè dalle lobbies di potere?

Lonza
www.ani3.net

Anonimo ha detto...

Complimenti Andrea, ottimo post davvero

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
dal sito Agi ancora nessuna novità ne risposta.

Il fatto che MTV censuri Ron Paul mi ha fatto riflettere a lungo, sicuramente meriterebbe un dibattito più ampio.


Mr. Blond

Viva Viva Ron Paul

Andrea ha detto...

>lonza
osservazione molto azzeccata!

>mr. blond
vedo che da Agi oggi abbiamo ricevuto visite: chissà se oltre a Keyes toglieranno Giuliani dal sondaggio?
ma agi è una barzelletta.
Mtv è uno scandalo vero.
Stasera in California Cnn fa il primo dibattito repubblicano a 4. Non aspettiamoci molto. RP deve attaccare Mcbomb sull'economia, si è visto l'altra volta che non ne sa niente e fa gaffes colossali. E sulla guerra, anche se ormai sono un po' rassegnato all'incomprensione (indotta) del popolo americano. In fondo qui da noi è la stessa musica.

Andrea ha detto...

Integro e un po' correggo questo post che ho scritto all'alba.
Sembra chiaro che Romney non sia componibile con McCain, quindi niente ticket. Forse si accontenteranno di HB vice per non perdere voti conservatori e religiosi, forse lo terranno nell'incertezza: certo non è il tipo che vorrebbero tra i piedi mc, kissinger e soci.
Forse è troppo ottimistico pensare che si aprano grandi spazi per rp. Nella giornata dei commenti, la frase-bigbrother vincente è: " adesso sono rimasti solo due candidati per parte". Qualcuno scrive che ormai i dibattiti devono essere dei faccia a faccia a due.


la campagna di rp in un comunicato sostiene che diversamente da come dicono i media, i delegati della Florida non sono già assegnati. Anche qui avranno i loro bravi contorti passaggi prima di far uscire i delegati definitivi.
Affiderei un incarico esplorativo a Marini per la riforma del sistema elettorale.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, capisco da tutte le vostre parole che alternate momenti di piena euforia e momenti tristi e un po' pensierosi...lo capisco, sembra di combattere una battaglia una gia' persa in partenza...ma non e' cosi'!!! E' la guerra la cosa che dobbiamo vincere, la guerra contro i media corrotti e instupiditi, contro le varie lobbies e affini che incacreniscono le nostre societa', la nostra come quella americana. Pensate a dove Ron e' arrivato passo dopo passo, con l'ausilio della gente comune e null'altro...e' gia una battaglia vinta, e un punto dove ripartire e fare in modo che una nuova "REVOLUTION" abbia inizio, per noi e per tutti quelli che credono ai veri cambiamenti! Non siamo mai soli, Ron non e' solo ed in questi giorni strani e convulsi mi sembra a tutti chiaro che qualcosa di diverso e' arrivato, che qualcosa sta veramente cambiando!!!!

FORZA RON PAUL!!!

BREDA

www.noinatimale.it

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha ricevuto risposte dalla redazione dell'AGI?
Io non ancora.

Anonimo ha detto...

Credo al di là di tutto che la risposta ai nostri problemi non bisogna aspettarsela da una singola persona ma bisogna darsela da soli, reagendo a questa sorta di malsano e atavico potere che piano piano ( mica tanto poi) ci sta asservendo ai suoi scopi e ci annienta la mente e il corpo. La forza dell'Uomo non sta nel singolo ma nella collettività consapevole della sua forza e della sua responsabilità verso le generazioni a venire. Spero che mi capiate. Ciao________Walter

Alberto ha detto...

ANDATELO A VEDERE!!!!!

TROPPO BELLO!!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=GbHUjMFzr-c

RP:
1) al centro e non ai lati;
2) sono solo in 4;
3) fa la figura del VERO competente!!!

Alberto

Francesco Rossi ha detto...

Correte in massa a votare Paul nel sito dell'AGI...

Anonimo ha detto...

fatto...

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, ho fatto come ha detto Francesco!!! Forza, tutti a votare Ron Paul!!! Accidenti, qui l'unione ha fatto veramente il miracolo, ci hanno ascoltato....

FORZA RON PAUL

BREDA

www.noinatimale.it

Anonimo ha detto...

Ho votato anch'io e in tutto siamo in 5; significa che o sei passato di qui oppure Ron Paul non sai nemmeno chi sia.

Piuttosto triste, ma già lo sapevamo.

AutminRic

Anonimo ha detto...

A me quel cavolo di sondaggio non funziona...