Aspettando con ansia i risultati del Michigan, nonchè quelli del riconteggio del New Hampshire (ma ci vorrà qualche settimana almeno se ho capito bene), non potevo resistere alla tentazione di farvi parte della recente svolta e del rinnovato vigore del nostro caro medico texano.
In conclusione del suo favoloso articolo su Ron Paul, Shimshon Weisman, un israeliano, nonché ebreo ortodosso che abita in Giudea, fa pure lui il tifo per il Dottore (l’altro... non Valentino Rossi!).
Ecco il finale del suo pezzo:
“Dopo un imbarazzante quinto posto (ma almeno non ultimo) nel New Hampshire, e la riesumazione di vecchie newsletter, pensavo fosse ora di smetterla. Il dott. Paul ha invece deciso di continuare a lottare. Ha imparato dai suoi errori e ne è uscito più forte. La sua performance nel dibattito in South Carolina non lascia dubbi. I media non sono più capaci di dirottare le discussioni verso temi irrilevanti o di prenderlo in giro.
Sono sicuro che la prossima volta che, ad esempio, gli spegneranno l’auricolare per farlo sembrare deficiente, lui sarà preparato. Come ha detto durante il dibattito in South Carolina, abbastanza irritato, “divertitevi pure”.
Cosa dovremmo fare ora? Smetterla con le faide e finirla col cercare di accusare qualcuno per le trasgressioni del passato. Che non siano i media a dettare i temi del dibattito e della discussione. Non fatevi depistare da quesiti irrilevanti.
È ora che le ginocchia facciano giacomo giacomo. Pregate per il successo. Siate grati per il candidato che abbiamo tra le mani, un uomo con le sue debolezze, certo, ma dignitoso ed onesto. Siate al suo fianco. Sostenete la sua missione.
Dottor Paul, "Paladino della Costituzione," lei può contare sul mio sostegno."
Eccovi allora alcuni dei momenti salienti del recente dibattito in questione, svoltosi il 10 gennaio in South Carolina. Chiunque avesse dubitato del Dott. Paul, della sua determinazione e voglia di lottare e crescere come persona e come politico, non avrà più dubbi. Allacciatevi le cinture e tenetevi forte...
“Moderatore: Deputato Paul, molti dei suoi sostenitori si autodefiniscono 9/11 Truthers. Essi credono che l´11 settembre sia stato permesso da elementi nella Casa Bianca o che questi elementi abbiano cercato di mascherare il loro coinvolgimento nella vicenda. Lei è d'accordo con queste accuse o chiederebbe a questi suoi sostenitori di abbandonare simili punti di vista oppure di distanziarsi dalla sua candidatura?
Paul: Beh, io non posso dire alla gente cosa debba fare o meno, ma personalmente ho lasciato da parte questi punti di vista. Non ci credo, questa e´ l´unica cosa importante. Non affermo nulla di simile a loro, al riguardo. Vorrei comunque prendere l´occasione per dire la mia sul tema che e´ stato discusso durante gli ultimi 20 minuti.
Moderatore: Signor Paul, e´ dunque disposto a domandare loro di smettere di appoggiarla? Paul: Beh, certamente non fanno molto bene alla mia candidatura. Se sono dalla mia parte, dovrebbero farlo. In ogni caso, la unica cosa di cui posso rispondere e´ quello che credo io e dico io stesso. Non posso dir loro cosa fare… … posso ora occuparmi del dibattito invece di soffermarci su questa faccenda?
(APPLAUSO)
(INAUDIBILE)
Paul: No, vorrei soffermarmi sul tema del nostro partito, se abbiamo o meno smarrito la nostra via e se siamo in cerca di una coalizione o meno. Io penso che sia sparito [il partito]. Non siamo piu´ conservatori fiscali. Guardate cosa abbiamo fatto nell´ultimo decennio. Dopo aver finalmente preso il controllo del governo ci siamo trasformati in “big government people”. Il nostro deficit é fuori controllo … E poi parliamo di libertá mentre invece erodiamo il Quarto Emendamento sulle libertá personali e la privacy. Nel 2000, abbiamo vinto le elezioni condannando i democratici per il nation-building e perché facevano i poliziotti del mondo. E ora, cosa stiamo facendo? Appunto, siamo i poliziotti del mondo, mettiamo mano in tantissimi paesi nel mondo e minacciamo di entrare in Iran e Pakistan eccetera. Allo stesso tempo, la nostra economia sta soffrendo talmente tanto che non riusciamo neanche a finanziare ció che abbiamo oggi. Ci tocca farci imprestare soldi dai cinesi ed il dollaro sta crollando. Certo che allora la nostra coalizione si sta frantumando. Abbiamo appunto abbandonato la retta via…
…
Moderatore: Deputato Paul, se questo succedesse nuovamente [il recente presunto incidente nello Stretto di Hormuz]?
Paul: Agirei sicuramente con molta più cautela dei miei colleghi. Mi ricorda quello che accadde nel Golfo di Tonkin. Entrammo in guerra per poi scoprire che c’era tantissima informazione errata. Dunque, mettiamo il tutto in prospettiva. Abbiamo cinque piccoli motoscafi che hanno attaccato un Destroyer della nostra flotta: la nostra nave sistemerebbe la faccenda in cinque secondi. Ed eccoci qui pronti ad iniziare la Terza Guerra Mondiale? ... E sapete benissimo che ci sono persone in quest’amministrazione ed a Washington che cercano quest’opportunità. Sono talmente deluse dal recente National Intelligence Estimate (NIE). Sono delusi che non ci siano stati tentativi di costruire armi [di distruzione di massa] in Iran dal 2003.
Moderatore: Tutti i candidati hanno detto che sostengono la decisione del comandante di rispondere passivamente. Non capisco la sua reazione.
Paul: Io ho sentito tutt’altra cosa. Certamente vogliamo essere cauti. Ma sono preoccupato della nostra attuale politica alla ricerca di una giustificazione. Adesso che non ci sono queste armi, c’è gente alla ricerca di una scusa per bombardare l’Iran. Già con la CIA stiamo cercando di rovesciare il governo in una maniera o nell’altra, e potremmo assolutamente fare a meno di un’altra guerra...
...
Moderatore: Deputato Paul, possiamo ritornare nel Medio Oriente? Lei ha detto che gli USA non dovrebbero cercare di siglare la pace tra israeliani e palestinesi. Secondo lei il Presidente ha fatto una scelta giusta recandosi laggiù oggi?
Paul: Beh, secondo me non dovremmo essere laggiù. Abbiamo provato e riprovato per tanti anni, e non sembra esserci stato un successo decisivo. Penso che se non fossimo laggiù ci sarebbero più incentivi per arrivare ad una soluzione pacifica. Invece sosteniamo ambedue i lati, voglio dire, non solo i palestinesi, ma anche i libanesi e tutte le nazioni arabe. Sosteniamo anche Israele, ed insistiamo su questo equilibrio. Io penso che sarebbe meglio per quest’equilibrio se ci ritirassimo... Ed è ora di credere che il mondo è perfettamente capace di risolvere alcuni problemi per conto proprio, senza il nostro intervento. In più, non abbiamo soldi. Non ce la facciamo più. Stiamo andando in bancarotta. Tutti gli imperi del mondo sono sempre collassati malamente a causa di ragioni economiche. ... Perchè continuiamo ad armare i paesi arabi considerati nemici d’Israele? E continuiamo a farlo. Allora potremmo scambiare merci con tutti e trattare, e ci sarebbe un maggiore incentivo per risolvere i problemi in questione. ... dopo l’invasione del Kuwait, Israele era perfettamente capace di trattare con i paesi arabi moderati. Ci provò. Nessuno dei paesi arabi voleva Saddam Hussein nel Kuwait e penso che avrebbero trovato una via per cacciare Saddam Hussein dal Kuwait e ci saremmo risparmiati il pasticcio nel quale ci troviamo oggi, perchè penso ci siamo talmente tante conseguenze, troppo blowback [come lo definisce la CIA].
(APPLAUSO)
Moderatore: La ringrazio.
McCain: Permette un commento? Non m’interessa lo scambio di merci con Al Qaeda. Si interessano solamente al commercio di burqa. Non mi interessa nemmeno viaggiare con loro, perchè amano i biglietti di sola andata.
(RISATE)
(APPLAUSO)
Paul: Posso rispondere? Posso rispondere?
Moderatore: Si, Deputato.
Paul: Ecco esattamente quello di cui stavo parlando, quello che continuiamo a fare. Nel passato abbiamo sostenuto Saddam Hussein ed eravamo alleati con Osama bin Laden, ed io voglio smettere queste pratiche. Coloro che consideriamo amici un giorno si rivelano nemici il giorno seguente. Finalmente ora che ci siamo sbarazzati di Saddam Hussein cosa facciamo? Esatto, stiamo riarmando i sunniti, gli alleati di Saddam Hussein. E cosa faranno con queste armi? Attenzione dunque, la guerra non è finita, credetemi, ed ora che ci sono richieste per ulteriori truppe in Afghanistan ed alcuni tra noi, quali il Senatore [McCain] pensa che, se necessario, dovremmo restare laggiù per 100 anni ancora. Come fa ad obbligare i giovani di questo mondo, per cinque ulteriori generazioni, ad essere in Iraq? È ora di tornarcene a casa.
…
Moderatore: Deputato Paul, 30 secondi.
Paul: Trattiamo Israele come un figliastro. Non diamo a questo stato la responsabilità che si merita. Infrangiamo la loro sovranità nazionale. Non li lasciamo creare i loro trattati di pace con i propri vicini. In più diciamo che devono aspettare il nostro via libera per questa o quella azione o per difendere le proprie frontiere. ... Se siamo sinceramente vicini a Israele, dovremmo essere contrari a spedire tutte queste armi ai paesi arabi.
(APPLAUSO) …
Negli anni ottanta fecero fuori un reattore nucleare in Iraq. Io difesi Israele per questo, e fui l’unico. Dobbiamo assolutamente riconoscere che si meritano la sovranità come noi ci meritiamo la nostra. Credo che se si assumessero più responsabilità, ci sarebbe più pace e molte meno minacce a nostro riguardo. In ogni caso, non abbiamo i soldi per continuare.
…
Moderatore: Deputato Paul, un’altra domanda sulla sua reale eleggibilità. Lei pensa di averla? Questa domanda si ripropone spesso…
(RISATE)
… Le sue differenze con gli altri repubblicani qui presenti hanno sollevato dubbi sulla sua chance a vincere la nomination repubblicana.
Paul: Beh, fino ad ora ci sono solo state due piccole primarie. È dunque un po' prematuro giudicare chi sarà il nostro candidato. Se guardate le mie votazioni rispetto alla costituzione, vedete che sono un costituzionalista di ferro. Sta dunque suggerendo che i repubblicani dovrebbero lasciarmi perdere perchè sono un costituzionalista convinto? Sono il membro più conservatore qui presente. Sapete che ho votato più io contro le spese governative e gli sprechi del governo di qualsiasi altra persona.
(APPLAUSO)
Sta dunque suggerendo che non sono eleggibile e che i repubblicani dovrebbero lasciarmi perdere perchè sono un conservatore fiscale, perchè credo nelle libertà civili? Perchè non dovremmo difendere le libertà civili e perchè non parliamo della politica estera che faceva parte del partito repubblicano? Neanche il repubblicano Robert Taft ci voleva nella NATO ed ora lei vuol dire che dobbiamo continuare a prendere in prestito soldi dalla Cina per finanziare questo impero che non riusciamo a mantenere? Vediamo se capisco. Dobbiamo farci prestare dieci miliardi di dollari dalla Cina, poi li diamo a Musharraf, che è un dittatore militare che ha ribaltato un governo eletto. Poi iniziamo una guerra e perdiamo tutte queste vite umane promovendo una democrazia in Iraq. Voglio dire, ma cosa cavolo sta succedendo?
(APPLAUSO)
E lei dice che non posso far leva sui repubblicani? Da dove tira fuori questa nozione? Io penso che quello che sostengo sia il vero messaggio repubblicano. Io lo difendo…
…
Se siete riusciti a non cascare dalla vostra sedia e se non avete sudato gocce di gioia su questa lettura, complimenti! Non vi proccupate comunque, andate su YouTube e date un'occhiata ai video...
In conclusione del suo favoloso articolo su Ron Paul, Shimshon Weisman, un israeliano, nonché ebreo ortodosso che abita in Giudea, fa pure lui il tifo per il Dottore (l’altro... non Valentino Rossi!).
Ecco il finale del suo pezzo:
“Dopo un imbarazzante quinto posto (ma almeno non ultimo) nel New Hampshire, e la riesumazione di vecchie newsletter, pensavo fosse ora di smetterla. Il dott. Paul ha invece deciso di continuare a lottare. Ha imparato dai suoi errori e ne è uscito più forte. La sua performance nel dibattito in South Carolina non lascia dubbi. I media non sono più capaci di dirottare le discussioni verso temi irrilevanti o di prenderlo in giro.
Sono sicuro che la prossima volta che, ad esempio, gli spegneranno l’auricolare per farlo sembrare deficiente, lui sarà preparato. Come ha detto durante il dibattito in South Carolina, abbastanza irritato, “divertitevi pure”.
Cosa dovremmo fare ora? Smetterla con le faide e finirla col cercare di accusare qualcuno per le trasgressioni del passato. Che non siano i media a dettare i temi del dibattito e della discussione. Non fatevi depistare da quesiti irrilevanti.
È ora che le ginocchia facciano giacomo giacomo. Pregate per il successo. Siate grati per il candidato che abbiamo tra le mani, un uomo con le sue debolezze, certo, ma dignitoso ed onesto. Siate al suo fianco. Sostenete la sua missione.
Dottor Paul, "Paladino della Costituzione," lei può contare sul mio sostegno."
Eccovi allora alcuni dei momenti salienti del recente dibattito in questione, svoltosi il 10 gennaio in South Carolina. Chiunque avesse dubitato del Dott. Paul, della sua determinazione e voglia di lottare e crescere come persona e come politico, non avrà più dubbi. Allacciatevi le cinture e tenetevi forte...
“Moderatore: Deputato Paul, molti dei suoi sostenitori si autodefiniscono 9/11 Truthers. Essi credono che l´11 settembre sia stato permesso da elementi nella Casa Bianca o che questi elementi abbiano cercato di mascherare il loro coinvolgimento nella vicenda. Lei è d'accordo con queste accuse o chiederebbe a questi suoi sostenitori di abbandonare simili punti di vista oppure di distanziarsi dalla sua candidatura?
Paul: Beh, io non posso dire alla gente cosa debba fare o meno, ma personalmente ho lasciato da parte questi punti di vista. Non ci credo, questa e´ l´unica cosa importante. Non affermo nulla di simile a loro, al riguardo. Vorrei comunque prendere l´occasione per dire la mia sul tema che e´ stato discusso durante gli ultimi 20 minuti.
Moderatore: Signor Paul, e´ dunque disposto a domandare loro di smettere di appoggiarla? Paul: Beh, certamente non fanno molto bene alla mia candidatura. Se sono dalla mia parte, dovrebbero farlo. In ogni caso, la unica cosa di cui posso rispondere e´ quello che credo io e dico io stesso. Non posso dir loro cosa fare… … posso ora occuparmi del dibattito invece di soffermarci su questa faccenda?
(APPLAUSO)
(INAUDIBILE)
Paul: No, vorrei soffermarmi sul tema del nostro partito, se abbiamo o meno smarrito la nostra via e se siamo in cerca di una coalizione o meno. Io penso che sia sparito [il partito]. Non siamo piu´ conservatori fiscali. Guardate cosa abbiamo fatto nell´ultimo decennio. Dopo aver finalmente preso il controllo del governo ci siamo trasformati in “big government people”. Il nostro deficit é fuori controllo … E poi parliamo di libertá mentre invece erodiamo il Quarto Emendamento sulle libertá personali e la privacy. Nel 2000, abbiamo vinto le elezioni condannando i democratici per il nation-building e perché facevano i poliziotti del mondo. E ora, cosa stiamo facendo? Appunto, siamo i poliziotti del mondo, mettiamo mano in tantissimi paesi nel mondo e minacciamo di entrare in Iran e Pakistan eccetera. Allo stesso tempo, la nostra economia sta soffrendo talmente tanto che non riusciamo neanche a finanziare ció che abbiamo oggi. Ci tocca farci imprestare soldi dai cinesi ed il dollaro sta crollando. Certo che allora la nostra coalizione si sta frantumando. Abbiamo appunto abbandonato la retta via…
…
Moderatore: Deputato Paul, se questo succedesse nuovamente [il recente presunto incidente nello Stretto di Hormuz]?
Paul: Agirei sicuramente con molta più cautela dei miei colleghi. Mi ricorda quello che accadde nel Golfo di Tonkin. Entrammo in guerra per poi scoprire che c’era tantissima informazione errata. Dunque, mettiamo il tutto in prospettiva. Abbiamo cinque piccoli motoscafi che hanno attaccato un Destroyer della nostra flotta: la nostra nave sistemerebbe la faccenda in cinque secondi. Ed eccoci qui pronti ad iniziare la Terza Guerra Mondiale? ... E sapete benissimo che ci sono persone in quest’amministrazione ed a Washington che cercano quest’opportunità. Sono talmente deluse dal recente National Intelligence Estimate (NIE). Sono delusi che non ci siano stati tentativi di costruire armi [di distruzione di massa] in Iran dal 2003.
Moderatore: Tutti i candidati hanno detto che sostengono la decisione del comandante di rispondere passivamente. Non capisco la sua reazione.
Paul: Io ho sentito tutt’altra cosa. Certamente vogliamo essere cauti. Ma sono preoccupato della nostra attuale politica alla ricerca di una giustificazione. Adesso che non ci sono queste armi, c’è gente alla ricerca di una scusa per bombardare l’Iran. Già con la CIA stiamo cercando di rovesciare il governo in una maniera o nell’altra, e potremmo assolutamente fare a meno di un’altra guerra...
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Moderatore: Deputato Paul, possiamo ritornare nel Medio Oriente? Lei ha detto che gli USA non dovrebbero cercare di siglare la pace tra israeliani e palestinesi. Secondo lei il Presidente ha fatto una scelta giusta recandosi laggiù oggi?
Paul: Beh, secondo me non dovremmo essere laggiù. Abbiamo provato e riprovato per tanti anni, e non sembra esserci stato un successo decisivo. Penso che se non fossimo laggiù ci sarebbero più incentivi per arrivare ad una soluzione pacifica. Invece sosteniamo ambedue i lati, voglio dire, non solo i palestinesi, ma anche i libanesi e tutte le nazioni arabe. Sosteniamo anche Israele, ed insistiamo su questo equilibrio. Io penso che sarebbe meglio per quest’equilibrio se ci ritirassimo... Ed è ora di credere che il mondo è perfettamente capace di risolvere alcuni problemi per conto proprio, senza il nostro intervento. In più, non abbiamo soldi. Non ce la facciamo più. Stiamo andando in bancarotta. Tutti gli imperi del mondo sono sempre collassati malamente a causa di ragioni economiche. ... Perchè continuiamo ad armare i paesi arabi considerati nemici d’Israele? E continuiamo a farlo. Allora potremmo scambiare merci con tutti e trattare, e ci sarebbe un maggiore incentivo per risolvere i problemi in questione. ... dopo l’invasione del Kuwait, Israele era perfettamente capace di trattare con i paesi arabi moderati. Ci provò. Nessuno dei paesi arabi voleva Saddam Hussein nel Kuwait e penso che avrebbero trovato una via per cacciare Saddam Hussein dal Kuwait e ci saremmo risparmiati il pasticcio nel quale ci troviamo oggi, perchè penso ci siamo talmente tante conseguenze, troppo blowback [come lo definisce la CIA].
(APPLAUSO)
Moderatore: La ringrazio.
McCain: Permette un commento? Non m’interessa lo scambio di merci con Al Qaeda. Si interessano solamente al commercio di burqa. Non mi interessa nemmeno viaggiare con loro, perchè amano i biglietti di sola andata.
(RISATE)
(APPLAUSO)
Paul: Posso rispondere? Posso rispondere?
Moderatore: Si, Deputato.
Paul: Ecco esattamente quello di cui stavo parlando, quello che continuiamo a fare. Nel passato abbiamo sostenuto Saddam Hussein ed eravamo alleati con Osama bin Laden, ed io voglio smettere queste pratiche. Coloro che consideriamo amici un giorno si rivelano nemici il giorno seguente. Finalmente ora che ci siamo sbarazzati di Saddam Hussein cosa facciamo? Esatto, stiamo riarmando i sunniti, gli alleati di Saddam Hussein. E cosa faranno con queste armi? Attenzione dunque, la guerra non è finita, credetemi, ed ora che ci sono richieste per ulteriori truppe in Afghanistan ed alcuni tra noi, quali il Senatore [McCain] pensa che, se necessario, dovremmo restare laggiù per 100 anni ancora. Come fa ad obbligare i giovani di questo mondo, per cinque ulteriori generazioni, ad essere in Iraq? È ora di tornarcene a casa.
…
Moderatore: Deputato Paul, 30 secondi.
Paul: Trattiamo Israele come un figliastro. Non diamo a questo stato la responsabilità che si merita. Infrangiamo la loro sovranità nazionale. Non li lasciamo creare i loro trattati di pace con i propri vicini. In più diciamo che devono aspettare il nostro via libera per questa o quella azione o per difendere le proprie frontiere. ... Se siamo sinceramente vicini a Israele, dovremmo essere contrari a spedire tutte queste armi ai paesi arabi.
(APPLAUSO) …
Negli anni ottanta fecero fuori un reattore nucleare in Iraq. Io difesi Israele per questo, e fui l’unico. Dobbiamo assolutamente riconoscere che si meritano la sovranità come noi ci meritiamo la nostra. Credo che se si assumessero più responsabilità, ci sarebbe più pace e molte meno minacce a nostro riguardo. In ogni caso, non abbiamo i soldi per continuare.
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In questo video sottotitolato in inglese, c'è il passaggio del dibattito in cui viene chiesto a Paul della sua reale "eleggibilità". Con questa parola spesso gettata in faccia a Ron Paul, si intende che la sua candidatura sia inverosimile, incongruente con i repubblicani, inadeguata. Dal video si capisce l'atteggiamento scandalosamente arrogante del "moderatore" di Fox, che qui come altre volte aggredisce letteralmente Ron Paul. Nel video, più che dalla trascrizione, si capisce la prontezza e la fierezza di Paul nel ribattere. La risata isterica fuori campo che si sente quasi subito, è di Rudy Giuliani...
(RISATE)
… Le sue differenze con gli altri repubblicani qui presenti hanno sollevato dubbi sulla sua chance a vincere la nomination repubblicana.
Paul: Beh, fino ad ora ci sono solo state due piccole primarie. È dunque un po' prematuro giudicare chi sarà il nostro candidato. Se guardate le mie votazioni rispetto alla costituzione, vedete che sono un costituzionalista di ferro. Sta dunque suggerendo che i repubblicani dovrebbero lasciarmi perdere perchè sono un costituzionalista convinto? Sono il membro più conservatore qui presente. Sapete che ho votato più io contro le spese governative e gli sprechi del governo di qualsiasi altra persona.
(APPLAUSO)
Sta dunque suggerendo che non sono eleggibile e che i repubblicani dovrebbero lasciarmi perdere perchè sono un conservatore fiscale, perchè credo nelle libertà civili? Perchè non dovremmo difendere le libertà civili e perchè non parliamo della politica estera che faceva parte del partito repubblicano? Neanche il repubblicano Robert Taft ci voleva nella NATO ed ora lei vuol dire che dobbiamo continuare a prendere in prestito soldi dalla Cina per finanziare questo impero che non riusciamo a mantenere? Vediamo se capisco. Dobbiamo farci prestare dieci miliardi di dollari dalla Cina, poi li diamo a Musharraf, che è un dittatore militare che ha ribaltato un governo eletto. Poi iniziamo una guerra e perdiamo tutte queste vite umane promovendo una democrazia in Iraq. Voglio dire, ma cosa cavolo sta succedendo?
(APPLAUSO)
E lei dice che non posso far leva sui repubblicani? Da dove tira fuori questa nozione? Io penso che quello che sostengo sia il vero messaggio repubblicano. Io lo difendo…
…
Se siete riusciti a non cascare dalla vostra sedia e se non avete sudato gocce di gioia su questa lettura, complimenti! Non vi proccupate comunque, andate su YouTube e date un'occhiata ai video...
10 gennaio 2008 – Dibattito repubblicano South Carolina / Il testo integrale in inglese
Parteciparono al dibattito: Fred Thompson, Mitt Romney, John McCain, Mike Huckabee, Rudy Giuliani, Ron Paul
Francesco
9 commenti:
la risposta sull'elegibilità è mostruosa ma va vista su youtube, la trascrizione non rende il clima della serata e la performance retorica di paul... teniamo duro
Assolutamente, e consiglio a tutti la visione... aspetta che aggiungo il tuo commento validissimo nel post, grazie tante!!!!!
Teniamo duro!!!!
Ragazzi, siete mitici. Possibile che da qui in Italia non si possa fare niente di più? Tutto sommato qui c'è in ballo la terza guerra mondiale, e con internet il modo è veramente un villaggio globale. Possiamo fare spamming? Qualcuno ha un amico americano cui trasferire offerte?
Io ce l'avrei "l'amico", ma la cosa non e` legale... dunque si possono fare ancora tante altre cose... eccone alcune
* donare per ricontare i voti del NH
* donare per il Ron Paul Blimp
* donare alle Granny Warriors
* donare per iniziative di gruppi MeetUp (USA e non)
* comprare spazio pubblicitario per lanciare un gruppo MeetUp e/o per inserire una pubblicita` su Ron Paul (tipo USA Today di Lawrence Lepard)
* acquistare materiale della campagna e fare pubblicita` per conto tuo (con adesivi per esempio in luoghi popolari, o in un bar di un amico, o indossare qualche maglietta Paulista ecc.)
altre idee???? Forza Paulisti italiani e/o in italia ... diamoci da fare!!!!
Lanciate le vostre idee!
Come non è legale? dai i soldi a lui e lui li dona "a suo nome" (ovvio chge deve essere un amico fidato...)
Comunque anche le altre non sono male ma non so se si possano fare (intendo da qui): per esempio se provi a donare per il dirigibile (blimp) ti chiedono la residenza in USA!
Ragazzi, Ron e' stato semplicemente FOTONICO!!!!!!!!!! Se gli danno, come spero, veramente spazio Ron si pappa tutti in un solo boccone, repubblicani e democratici!!!! Forza RONE PAUL!!!!
Per quanto riguarda le idee, io non me ne intendo molto, ma mi domandavo:se qualcuno provvede a realizzare una mail pubblicitaria di presentazione del personaggio, con tutti i link e quante piu' info, e poi incominciamo a farla girare prima nelle nostre mailing-list, poi in tutte le redazioni di quotidiani, riviste, magazine ecc...
Logicamente che venga fuori una cosa legale, pero' se tutti quanti inondiamo di mail i nostri conoscenti, che poi inondano altri conoscenti, che poi inondano altri conoscenti......accidenti, qualcuno di grosso prima o poi si accorgera'di questa realta'!!!
BREDA
che ne dite invece di partecipare ad una marcia, creando un meet up a Milano o a Roma?
Basterebbero una quarantina di persone per fare notizia...e sa facesse notizia in Italia... farebbe notiza anche negli USA.
diamogli un assaggio di blowback di R[3Vol]ution!!!
Mirko e Breda, ottime idee... all'opera!!!!!
Ho notato una costante molto, molto importante: l'apprezzamento profondo e spesso commosso da parti di tantissimi statunitensi Paulisti quando vedono gli sforzi Paulisti provenienti dall'estero, piccoli o grandi che siano.
Ripeto dunque... all'opera. Se posso dare una mano con qualcosa ditemelo... e poi, sicuramente saranno in tanti a vole far parte del "blowback" dall'Italia
Tutti per uno e uno per tutti... Paulestinians in Italy, unite!
Francesco
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