L'aspetto curioso, in questo passaggio della strana democrazia americana, sta nel fatto che per il partito democratico le primarie si svolgeranno, ma senza l'assegnazione di delegati alla convention nazionale! Il voto non avrà alcun valore. Il partito, a livello federale, ha voluto punire i suoi del Michigan per aver anticipato le primarie, compromettendo il tradizionale diritto acquisito di Iowa e New Hampshire ad essere "i primi nella nazione" e costringendoli a loro volta ad anticipare. Così, domani per i democratici ci sarà una gara puramente simbolica, Obama e Edwards si sono ritirati da questo giro-beffa e saranno in lista solo Clinton, Kucinich e Gravel. L'ingiustizia più grave, al solito, tocca agli elettori: complice la disinformazione americana, si presume che molti democratici nel Michigan si recheranno al seggio conviti di “partecipare” al voto, ignari che la loro scelta sarà assolutamente nulla.
Con meritevole prontezza il mondo dei grassroots paulisti si è mobilitato ad informare gli elettori democratici del Michigan sul voto-truffa che li aspetta, per indirizzarli ad un voto utile e non simbolico, ovviamente per Ron Paul. Messaggio anti-guerra lanciato sopra ogni altro.
Vicenda riconteggio, brogli e dintorni.
Disinteresse di Ron Paul permettendo, credo che chi vuole approfondire il problema non marginale della regolarità del voto, fa bene a farlo. Perciò linko due blog italiani utili e meritori in tal senso.
America Oggi, aperto da poco ma già ricco di riferimenti, critico e ben documentato.
Il blog di Marcello Foa, inviato speciale de Il Giornale, che Sabato per primo ha avuto l'intuito e il coraggio di scrivere sulla vicenda del riconteggio, mentre gli altri grandi quotidiani risultavano non pervenuti. In particolare segnalo che Foa appena ieri si stupiva dei pochi interventi sul suo blog a fronte di un tema delicato come la regolarità delle elezioni! Mi pare un chiaro invito a farsi sentire...
Segnalazione di articoli.
Infine, segnalo due articoli sul quadro generale delle elezioni americane: uno è ben documentato e tipicamente d'assalto, un po' sconfortante anche per chi è allenato a riconoscere le tracce seminascoste del potere. E' di un autore americano tradotto su comedonchisciotte.
L'altro è di Carlo Gambescia, un fine sociologo di grande spirito analitico e capacità divulgativa, sempre equilibrato e fondato negli argomenti anche quando “stronca”, come accade nell'articolo segnalato: nel mirino è il sistema di potere americano, nel quale, secondo Gambescia, la politica è diventata una inutile appendice.
6 commenti:
Buongiorno Andrea. Sono ottimista, in Michigan andrà bene. Spero che i paulisti abbiano per davvero "contattato" i democratici per spingerli al voto "anti bush- pro paul". I sondaggi lo danno quarto, per cui porterebbe a casa anche delegati. Huckabee è lontano, sei sette punti. Devo dire che se c'è qualcuno che vorrei passasse oltre Paul è Huck. Certo, è farlocco diciamo, ma meglio che stare 100 anni in Iraq.... Saluti!
www.michelepisano1988.ilcannocchiale.it
Attenzione, non è che l'affluenza maggiore alle urne danneggerà Ron? Qualche democratico potrebbe votare per Giuliani, o thompson? michele
Grazie per le segnalazioni dei siti
Ema
lasciate traccia su tutti i blog che potete di ron paul,andate a commentare anche quello di Foa di cui trovate il link sulla pagina principale di questo sito,se lo merita perchè è stato l'unico giornalista con le palle a parlare di paul e della frode in new hampshire
paolo
Grazie!
>michele
in teoria un democratico incavolato per l'annullamento del voto dovrebbe scegliere più paul che altri, poi chissà...certo è uno stato che chiede tutele, di sinistra classica.
>paolo
giusto scrivere a foa ed altri, cercando di essere corretti in casa d'altri specie se non abituati all'argomento.
"il giornale", forse spiazzato nei suoi rif. americani potrebbe pubblicare qualche lettera, anche se la vedo dura cambiare linea apokalittiko-amerikana-antislamika.
> carlo gambescia
grazie a te per il tuo lavoro costante, anche tu sei di quelli che seminano gratuitamente!
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