giovedì 20 dicembre 2007

[satira, ma non troppo] Esclusivo: ecco i finanziatori White supremacists di Ron Paul!

I paparazzi hanno stanato due finanziatori di Ron Paul, indiscutibilmente ariani, anche se di bassa statura. Gli attivisti razzisti hanno appena consegnato il denaro all'ideatore del Tea Party, Trevor Lyman, colto di sorpresa dall'obiettivo mentre si affretta a chiudere la porta. I due white supremacists si allontanano imbarazzati e visibilmente senza ricevuta. [Associated Press]



Più il successo di Ron Paul cresce, più i media gli stringono il freno con i mezzucci che hanno. Meschini, ma sempre efficaci su chi non ha troppo tempo per verificare le notizie. Così la Associated Press (un'equivalente americano dell'Ansa) ha rilanciato la storia, vecchia di due mesi, di un attivista razzista che ha versato 500 dollari a Ron Paul. Il motivo per rinverdire la polemica consiste nel fatto che Paul quei soldi non li ha mai restituiti. Con tempismo, Fox tv (o Faux, come la chiamano i paulisti) ha chiesto stasera in diretta a Paul di rendere ragione del fatto. Lui ha risposto che non si possono controllare singolarmente le vicende personali di oltre centotrentamila donatori e che se uno con idee sbagliate, diverse dalle sue, gli dà dei soldi, vorrà dire che aiuta una battaglia in cui non crede, e che per noi è buona, e tanto meglio così. E poi, cinquecento dollari su 18 milioni!


Cosi la politica sulle tv che fanno milioni di ascolto.



Per rifarci gli occhi con un po' di umana freschezza, ecco la vera storia della foto sopra, scattata in New Hampshire. Qui, con l'avvicinarsi delle primarie l'8 Gennaio, è cominciata l'operazione di sbarco dei rinforzi da ogni parte degli states. Stanno convergendo soprattutto i giovani, si spera alla fine saranno almeno mille. Alla testa delle truppe c'è Vijay Boyapati 29enne ingegnere che ha lasciato Google per dedicarsi alla campagna elettorale. Vijay è cittadino americano da un anno e voterà per la prima volta. Ha preso alloggio in New Hampshire insieme a Trevor Lyman ed altri volontari. E' qui che si svolge la storia della foto, pochi giorni fa. Due bambini del vicinato hanno chiesto ai genitori se potevano dare la loro paghetta a Ron Paul, e ottenuto il permesso, si sono precipitati di primo (?) mattino alla movimentata casa dei ragazzi paulisti. Vijay, che racconta l'episodio, era già fuori con gli altri, e i due biondi finanziatori hanno suonato finchè non gli ha aperto Lyman, nelle condizioni che vediamo.




Vijay Boyapati davanti un panorama urbano che ricorda più casa nostra che il New Hampshire.




Aggiornamento.

Vijay Boyapati comunica la prossima data di maxi fundraising dopo il 5 Novembre e il Tea Party: sarà il 21 Gennaio, giorno di festa nazionale in memoria di Martin Luther King. Il titolo è Free at last 2008, da una frase di Luther King. (...a proposito di razzismo. E a proposito di primarie! In quella data si sarà già votato in quattro stati...)


Aggiornamento 2.

Ieri in New Hampshire Vijay Boyapati ha incontrato Ron Paul.
La prima volta fu quest'estate durante la visita trionfale di Paul ai dipendenti di Google. Ci è grato pubblicare la foto sotto per due motivi:
1) imperversano notizie fuorvianti e in piena malafede per cui Ron sarebbe colluso con i "white supremacists".
2) cogliamo in questo scatto la risposta all'urgenza di un passaggio generazionale. Forse azzardiamo, ma Vijay ci pare un carisma politico in progress.



6 commenti:

Alberto ha detto...

Incredibile come, facendo una ricerca sui polls "ufficiali", si trovi ancora il Nostro a livelli inferiori al 5% (in alcuni casi 3%). Ma chi si sbaglia? Sono porprio ansioso di vedere le primarie in Iowa, non escludo nulla, ma mi domando: i media ufficiali, in caso di vittoria di Ron Paul, avranno il coraggio di parlare di "sorpresa", di cambiamenti di idea dell'ultimo minuto? Non sarà allora evidente la malafede che li ha guidati fino ad ora?

Anonimo ha detto...

la news dell'ultim'ora è che ron paul è "crollato" nei sondaggi(fonte los angeles times)....ma se secondo loro non era manco mai decollato?
qui davvero andremo incontro o ad una vittoria clamorosa o ad una sconfitta amara
paolo

Andrea ha detto...

Ron Paul se fosse conosciuto da tutti vincerebbe la nomination repubblicana col 50%, e il resto diviso tra gli altri.
E' un analisi di una semplicità unica. Infatti almeno il 50% dei repubblicani la pensa come lui, ma non sa che esiste. Agli altri spartirsi l'elettorato che vuole la war on terror anti-islamofascista etc.
Se andrà male sarà solo perchè non avrà avuto possiblità pari agli altri di farsi conoscere.
Gli altri sono una combutta unica con i media e i finanziatori degli uni e degli altri. Il giornalismo spazzatura domina, ma ripete costantemente 4-5nomi sui due fronti e anche i più distratti li riconoscono.
Sono certo che il pompaggio di Huckabee è stato inventato a tavolino proprio perchè sembrava il più utile a nascondere il fenomeno Paul. I neocons si sono lasciati scappare qualche parola di troppo in materia.
Paul dopo la raccolta record di domenica scorsa non ha avuto nessun titolo in prima o nei tg.
Lunedì le paginate erano per l'ex democratico Liebermann che annunciava di appoggiare Mc Cain.
oggi mettendo il suo nome su google-news, viene subito fuori una sfilza di articoli sul finanziamento neo-nazi.
A proposito di giornalismo-spazzatura, e ci tengo all'accostamento, repubblica oggi: in _prima pagina_ articolo che fingendosi indignato racconta la polemica della foto non patinata, con troppe rughe, di Hillary che la "becera destra" americana ha subito sfruttato, e con tanto di repliche femministe.

resta da sperare che il tam tam paulista sia sufficientemente esponenziale e veloce per le primarie. Dopotutto non vanno a votare in tantissimi.

Anonimo ha detto...

è il momento della verità,tra poco ci saranno le primarie,tenteranno di affondarlo in tutte le maniere,lo stanno già facendo,finora è sempre funzionata l'accusa di razzista ecc.....
di sicuro c'è una cosa,se TUTTI i media,nessuno escluso,stanno facendo di tutto per affossarlo è perchè sanno che può vincere ,se no non si spiegherebbe uno sforzo così enorme per screditarlo.
se dovesse passare indenne da questa vigliacca aggressione però poi la diga del potere mediatico avrebbe una falla e si sa che se una diga ha una falla ci vuole poco perchè si allarghi velocemente e faccia saltare la diga stessa.
in un qualunque altro periodo degli ultimi 50 anni non scommetterei un euro su ron paul,ma ora la situazione è in evoluzione e molti cicli stanno finendo....vedremo.
un'ultima considerazione,è vero che tutti i media sono contro ron paul,ma è anche vero che le forze armate,ripeto,LE FORZE ARMATE,sono tra i suoi più grandi donatori.
siamo sicuri che nn possa succedere qualche colpo di scena assolutamente clamoroso??
è solo un pensiero......
marco

Andrea ha detto...

>marco

è sicuro. ron è in questo momento l'uomo che fa paura all'establishment, ma cercano di non farlo capire. sicuramente i "servizi" interni stanno spendendo un pacco di soldi e di uomini per monitorare paul e i suoi. credo che si auna corsa contro il tempo. il fenomeno rp è cresciuto bene, ma mancando le corazzate mediatiche, la diffusione paulista benchè ci sia internet è rallentata rispetto a chi ha i tg delle principali reti, che la sera fanno 100 milioni di ascolti. Stasera, vedrete, apriranno con...la nuova autoconfessione religiosa di hillary!!
Un'altra prova di censura cosciente è ancora nella nostrana Re-pubica: qualche giorno fa hanno pubblicato un articolo -non breve- sulla capagna presidenziale e internet. non una parola su paul!! come si fa a trattare l'argomento senza citarlo? è giornalismo questo? volete che l'articolista non ne sapesse niente? o è più facile che avesse disposizione di non parlarne? è davvero una piccola controprova di come il regime è ben diretto sulle due sponde dell'oceano.
i militari. sì, non solo le donazioni, ma da è un po' gli alti gradi militari sono ai limiti dell'insubordinazione, su irak e iran. ma anche questo va tenuto nascosto, è roba già di un anno e più, io se non leggessi blondet non ne saprei niente.

Alberto ha detto...

è il momento di svegliarsi! Internet non è silenziabile, è il momento in cui le buone idee possono farsi strada anche senza il supporto della grande finanza, e il fenomeno Grillo lo ha dimostrato. La sinistra in Italia ha mostrato il suo vero volto: i vicentini che in massa hanno manifestato contro l'ampliamento della base di Vicenza non sono degni di nota ("la politica non si fa nelle piazze" ma come?!? non erano proprio loro a dirlo, quando erano all'opposizione?); i militari uccisi dall'uranio impoverito...chissenefrega!; Chi portesta contro la TAV? peggio per loro! 350.000 firme con una proposta di legge? vedremo, vedremo.. (e intanto facciamo il ddl che rende fuorilegge i blog non condotti da giornalisti... altro che decreto bulgaro di Berlusconi per espellere Santoro... qui si vuole chiudere la libera espressione e la libertà di dire le proprie opinioni...) e la lista potrebbe continuare! Ma non ci scoraggiamo: siamo in tanti, abbiamo i canali per comunicare e per farci sentire: stavolta non riusciranno a zittirci tanto facilmente!