In questi giorni e proprio in queste ore, la campagna elettorale repubblicana è percorsa da sterili dibattiti su fede e politica, posti in maniera oziosa e non essenziale. Si evita di approfondire se via sia una consequenzialità morale e di scelte nei candidati, a causa delle loro culture di riferimento, siano esse di matrice religiosa o altra, e si preferisce discutere se “un mormone” può essere votato, se un “battista del sud” prende i voti del nord, se sia giusto definire l'America “una nazione sotto Dio”. Gli atei si arrabbiano di questa definizione, ma dovrebbero arrabbiarsi di più perché “sotto Dio” sedicenti cristiani e non, fanno qualsiasi cosa, incuranti del sotto e del sopra. Si guarda -con giusto scandalo a dire il vero- lo spot di oggi in cui Huckabee fa risaltare una grossa croce alle sue spalle. Lo fa in maniera sofisticata e subliminare, ma la fa risaltare : sarà l'argomento dei “porta a porta” con i Vespa locali a fregarsi le mani, i salotti pieni di pubblicitari, teologi e psicologi. Di questi candidati cristianisti nessuno si preoccupa di capire perché siano a favore della pena di morte e di guerre immotivate a beneficio delle tasche di pochi intimi della casta locale e mondiale. Nessun grande opinionista si preoccupa di chiedere ragione al mormone Romney, quello che vuole l'America under God e chiede le preghiere di tutti, del perchè è a favore dell'aborto, poi no, poi forse. E delle guerre, naturalmente, senza forse. Tutti cristiani e tutti a difendere la tortura sistematica negli Usa, che da loro viene chiamata ipocritamente “interrogatorio aggressivo”.
Allora nel mare dei discorsi pseudoetici e inutili, tiriamo fuori la nostra risposta inessenziale di Ron Paul. Più che altro è stata inessenziale la domanda, perchè, come ha sottolineato Paul stesso, decidere di teorie scientifiche non è compito di un presidente degli Stati Uniti. Durante un incontro pubblico, alla richiesta del suo pensiero sull'evoluzionismo ha risposto: “Penso che sia solo una teoria, la teoria dell'evoluzione, e io non la accetto, voi lo sapete, in quanto teoria”. Utile comunque a delineare la sua figura intellettuale. Incurante delle mode scientifiche, più mode che scientifiche. Sempre senza timore di sfidare i luoghi comuni non dimostrati, siano essi l'atomica dell'Iran, le armi di Saddam o l'evoluzionismo.
Allora nel mare dei discorsi pseudoetici e inutili, tiriamo fuori la nostra risposta inessenziale di Ron Paul. Più che altro è stata inessenziale la domanda, perchè, come ha sottolineato Paul stesso, decidere di teorie scientifiche non è compito di un presidente degli Stati Uniti. Durante un incontro pubblico, alla richiesta del suo pensiero sull'evoluzionismo ha risposto: “Penso che sia solo una teoria, la teoria dell'evoluzione, e io non la accetto, voi lo sapete, in quanto teoria”. Utile comunque a delineare la sua figura intellettuale. Incurante delle mode scientifiche, più mode che scientifiche. Sempre senza timore di sfidare i luoghi comuni non dimostrati, siano essi l'atomica dell'Iran, le armi di Saddam o l'evoluzionismo.
Breve estratto video con la risposta di Ron Paul sull'evoluzionismo.
1 commento:
Grande Andrea! Ma soprattutto grande Ron! Quest'uomo mi stupisce ogni giorno di più... dimostra un'incredibile saggezza.
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