Il video più visto tra quelli dedicati al Tea Party. Un classico paulista.
E' ormai mezzanotte tra Sabato e Domenica, ora italiana, mentre scrivo e i grafici per le donazioni cominciano ad impennarsi. Probabilmente a causa di qualche americano in oriente, che ha deciso di accendere la miccia del money-bomb all'ora locale, fa notare un lancio di agenzia.
Riassumiamo la situazione, soprattutto per i nuovi lettori italiani che stanno arrivando.
Oggi i supporters di Ron Paul tentano di battere il loro record di raccolta fondi in un solo giorno.
Tutto lascia prevedere che lo batteranno ampiamente in una spettacolare cascata di denaro nel contatore ufficiale che registra in tempo reale i versamenti on-line.
Perché in così tanti accorrono a regalare soldi ad un politico?
Grazie alla sua figura di uomo integro e con il suo programma unico -perché unico a cogliere tante verità e tante urgenze che gli altri fanno finta di non vedere- Ron Paul in sei mesi ha raccolto un appoggio popolare entusiasta sempre più grande. Inizialmente su internet: una quantità di forum di discussione e di siti letteralmente incalcolabile dedicati a lui. Youtube, con sei milioni di contatti ai video, tutti produzioni indipendenti dalla campagna ufficiale. I Meet-up, i gruppi virtuali di appoggio in ogni angolo degli States, dal web hanno tracimato nella vita reale. Novantamila membri in oltre mille città.
Ad essi vanno aggiunte le migliaia di persone “non internettizzate” che stanno bussando porta a porta, quelle che stanno scrivendo -a mano! e anche dall'Italia- un milione di lettere elettorali rivolte ai cittadini dello Iowa e del New Hampshire, i primi stati al voto. E in ciascuno dei due stanno calando da fuori mille paulisti di rinforzo: studenti che passeranno le vacanze di Natale in Iowa, lavoratori che consumeranno ferie in New Hampshire. Nello stato del “live free or die” a capitanare i pacifici invasori è un giovane ingegnere che si è licenziato da Google a Seattle e che alla testa delle truppe pauliste è giunto in New Hampshire per la prima volta.
I media hanno ignorato il fenomeno finchè hanno potuto. Ma una prima grande irreversibile crepa si è aperta il 5 Novembre, quando il tentativo spontaneo di effettuare la più grande raccolta fondi in un solo giorno è andato a buon fine: 4,3 milioni di dollari, record repubblicano e record assoluto on-line. 38.000 donatori, per oltre 100 dollari a testa. Se c'è ancora qualche scettico che dice “in fondo gli americani sono quasi 300 milioni...” provi a vedere gli altri big, Clinton, Giuliani, Obama: nessuno riesce a fare una cosa del genere, i loro fondi non hanno questa provenienza di massa. Invece Ron Paul ha avuto oltre 135.000 donazioni individuali dal primo ottobre ad oggi.
"La gente di Ron Paul è ovunque, ovunque in tutto il paese" ammetteva Giuliani in un video memorabile di qualche giorno fa.
Persone di di ogni tipo seguono Ron Paul. Urbani e rurali, old conservative e rapper neri, pacifisti radicali e fans del libero porto d'armi, cristiani impegnati e gente in ricerca, tecnologici e spericolate nonnette in viaggio, intellettuali ebrei e mussulmani. Chi non ha mai votato e si iscrive alle liste per la prima volta. Tante famiglie coi bambini. E tantissimi giovani e universitari. Molti tra loro, ma anche adulti, confessano: sì, il doctor Paul “ha curato la mia apatia”, come dice una delle frasi diventate più popolari nell'avventura dei grassroots.
Ci siamo, è la giornata di rievocazione del Boston Tea Party. La riscrittura paulista di questo giorno è in atto. Anche la politica americana Lunedì troverà riscritta la sua mappa.
"Land of the free", un altro classico del Tea Party. L'autore non è un americano, ma un olandese di 25 anni.
5 commenti:
Un altro giorno storico...forse da oggi non sarà più possibile ignorare Ron Paul...
se ben ricordo ieri sera era a circa 11,5 M$...superare ilrecordo di 4,3 in un solo giorno vorrebbe dire arrivare a quasi 16... ce la faranno? che peccato poter star solo a guardare!
Sono le 22.12 in Italia e hanno superato i 15 milioni!!!!!! con almeno altre 8 ore utili negli states il record verrà sicuramente superato!!! E adesso provate, cari Ferrara e Teodori (due esempi a caso nel marasma della corrotta stampa italiana) ad ignorarlo ancora!
secondo me invece lo ignoreranno ancora,le cose cambierebbero se incominciasse a vincere le primarie.
se anche tira su 10 volte la cifra che sta raccogliendo e poi non viene votato...addio sogni di gloria!
a meno che....non pensi di andare avanti con un terzo partito e provare a fare quello che non è mai riuscito a nessuno: vincere le elezioni al di fuori del partito unico repubblicanodemocratico.
paolo
il teaparty è finito.
risultato ottimo e storico, sto scorrendo i grandi media americani: resterà sommerso nel brusio di altro gossip politico.
non resta che vincere.
quella del terzo incomodo è una boiata neocons lanciata solo per fargli perdere consenso. peccato che tanti ci cadano.
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