Nel pomeriggio, ora italiana, il blimp si è alzato in volo. Non è ancora la cerimonia ufficiale, come si capisce da queste immagini "rubate" e c'è stato qualche giorno di ritardo. In realtà con una velocità che ha stupito tutti, è stato allestito con le enormi tele pubblicitarie laterali. Il dirigibile, ricordiamo, è lungo circa 70 metri. Sulla costa nord orientale il tempo non è buono, forse ci sarà neve a Boston. Pare che il blimp non arriverà quindi nella città del Tea Party, comunque da oggi vola sulle teste di milioni di elettori americani.
Tutto lascia credere che il 16 Dicembre costituirà l'irruzione definitiva di Ron Paul sul proscenio della politica americana. I sondaggi "ufficiali" collassano e cominciano a dare Paul a due cifre, con la "classifica corta", dove nessuno è quasi mai dato in fuga molto oltre il 20%. Il Washington Post con la Abc senza timore del ridicolo, si arrocca a risultati...tradizionali: Paul è al 3%. Come si ottiene un dato così? Semplice: con un campione di ben 293 probabili elettori repubblicani su tutto il territorio americano!
Il disorientamento degli altri candidati è palese: Huckabee, il diversivo lanciato dai media che va così bene nei sondaggi, è senza soldi, oltre che senza volontari, come abbiamo raccontato. Chi lo aiuterà? Chi lo pagherà? Giuliani trasuda depressione: infatti i neocons, quelli che possono, bussano a casa Clinton. Romney getta in campagna i suoi milioni, beato lui, e si gonfia la chioma per i fotografi. L'unico a parlare dell'impoverimento della classe media, della perdita del lavoro in America, della follia delle guerre, della Cina che sostiene (fino a quando?) il peso del debito Usa è Ron Paul. Fino a quando gli altri si trastulleranno parlando di mormoni, islamofascismo, letteralità della bibbia, amanti in nota spese (al Comune di New York) e giardinieri in nero a casa dei politici?
Forse fino a Lunedì. C'è un tempo in cui la realtà ritorna.
4 commenti:
proposta per cominciare a cambiare qualcosa anche da noi: sulla scis di Grillo (che non amo ma serve per rompere il monopolio della casta) impegnamoci a votare solo per candidati che 1) siano estranei al gioco di potere, non provenienti da precedenti esperienze politiche e 2) si impegnino formalmente a ritornare al loro lavoro dopo uno-massimo due mandati. Questo è l'UNICO modo per rompere il monopolio della casta: solo dei cosiddetti "corpi estranei" potranno, una volta dall'altra parte, effettuare quelle scelte e attuare quelle politiche di autoriduzione degli stipendi, del potere, ecc. che un plitico "di professione" non farà mai.
Vogliamo vedere professionisti, impiegati, medici, ecc. che siano solo prestati temporaneamente alla politica. (Se non sbaglio anche nell'antica Atene, per un certo periodo, doveva essere così).
Baci a tutti
Prima o poi anche nei paesi europei quest'onda di libertarismo travolgera` l'establishment... e` solo questione di tempo.
A proposito... anche in Italia c'e` una vaga di disincanto con la politica (forse solo ai tempi degli antichi romani la politca era sexy in Italia!!!) ... e questo articolo ne cattura, secondo me, benissimo lo spirito
http://www.iht.com/articles/2007/12/12/news/italy.php
Grande Andrea, articolo stupendo !!! Perpariamo una cigliegina (letteraria) sulla torta del Tea Party di domani???? Non vedo l'ora di pubblicarla ;)
AVVISO = domani incollatevi tutti al PC ed andate su RonPaulGraphs per seguire le donazioni (e speriamo che il sito non vada in crisi un'altra volta... nonostante sia un buon segno ;)
Saluti a tutti e un abbraccio,
Francesco
>alberto
con la proposta grillesca dei due mandati ron sarebbe a casa da un pezzo ;-)
in italia c'è un problema di casta "stratificata" nell'apparato pubblico, ma più in generale il problema non è solo quello dei politici parassiti, ma dei politici a servizio del più forte.
talvolta può essere stato il sindacato, è la clientela statale. più spesso sono la finanza e l'industria che sono più parassitarie dell'ultimo impiegato schiena dritta.
Good reading this ppost
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