giovedì 29 novembre 2007

Big Brother Cnn non incastra Ron Paul

L'atteso dibattito Cnn/Youtube si è svolto nella traccia della spettacolarità e della banalizzazione.
C'era da aspettarselo, così vogliono forgiare il nostro approccio: il grande fratello di Orwell infine converge col grande fratello di Endemol.

Parimenti atteso, anche se qualche speranza in più ce la eravamo fatta, il trattamento di serie C per Ron Paul. Tempi dedicati rigorosamente a scendere: Romney, Giuliani, Mc Cain, Thompson, Huckabee, Paul e gli altri due poveretti a distanza. Dibattito pilotato in modo da incentrare il duello tra Giuliani e Romney, gli altri in una sorta di sotto-gironi. Regia chirurgica nel muovere le telecamere contro Ron Paul, che ha preso la parola solo dopo mezz'ora. Fuori dell'auditorium (il dibattito si è tenuto in Florida) migliaia di paulisti, “per terra, cielo e mare” riferisce il New York Times online, hanno assediato la cittadina di Saint Petersburg. Volavano due aerei col nome di Ron, uno dei quali faceva lo spelling luminoso “Ron paul for President”. Un battello circolava nella baia parato a festa con i simboli della rEVOLution, diffondendo musica e messaggi. Migliaia di “giovanissimi” (sempre NY Times) intonavano cori appena oltre il cordone di polizia davanti al teatro. Pochi in America hanno visto, e chi oltre noi in Italia racconterà di questo pacifico assalto sulla via della Casa Bianca?

Ron Paul ha ribadito i suoi temi di sempre, e si è difeso bene nonostante le domande scorrette.
Infatti gli è stato chiesto per ben due volte se aveva intenzione di correre da solo per un terzo partito (domanda che dà per scontata una sconfitta e possibile un fatto già più volte smentito).

Anderson Cooper, giornalista-manichino, con Giuliani ha chiuso in bellezza scherzando di baseball, mentre con Paul è tornato ad insistere: “tutti e due sappiamo che il suo partito non le dara` mai la nomination. Spero comunque che lei abbia quel tanto di follia e grazie alla sua popolarita` si lanci verso la Casa Bianca da indipendente ... Signor Paul, deluderà gli Stati Uniti non giocando la carta dell'indipendente?” Paul ormai scafato: “sono un repubblicano. Ho vinto 10 volte come repubblicano e stiamo andando bene anche adesso. Ci siamo trovati in cinquemila di fronte all'Independence Hall [luogo della Dichiarazione d'indipendenza a Filadelfia] con neri, latino-americani ed altri, una vera e propria illustrazione della diversita` di questo paese. Sai che abbiamo raccolto 4.3 milioni di dollari in un giorno solo ... (APPLAUSO) ... senza spendere un solo centesimo? Non abbiamo neanche dovuto pagare una persona per farlo, non c'erano fund-raiser professionisti. ... Per il momento non sappiamo neanche come fare a spendere tutti questi soldi!.. La gente ne ha le scatole piene di come viene trattata .Questo paese e` in piena rivoluzione. Ed io ho la fortuna di farne parte.”

A guardare quel che facevano i paulisti fuori, non osiamo pensare se fossero stati in sala a quelle parole: sarebbe esploso il tetto dalle urla, fischi, applausi. Avrebbero ballato fine a notte fonda!

Il tentativo di far cadere Paul in qualche gaffe unpolitically correct, arriva sui temi della “cospirazione”. Lo spettatore, ingenuo ed istruito al tempo, gli ha chiesto se anche lui crede, come molti suoi supporter, nelle teorie cospirative, in particolare sul controllo del CFR sulla politica americana, o se solamente “gliele mettono in bocca”. Attraverso la “semplice” domanda di uno “youtuber” del Texas, si è avuta la massima pressione, il massimo avvertimento del Potere a Ron Paul. Ma il nostro, con grande classe, sangue freddo e raziocinio, ha dato la risposta più neutra che si poteva dare per non essere stritolato, e nel contempo ha colto l'occasione per puntualizzare: “non ci sono cospirazioni, ma c'è una lotta tra due ideologie, una globalista, e una per la sovranità nazionale. Anche il WTO vuole controllare la nostra industria. La nostra sovranità nazionale è minacciata.” Questa in sintesi, la fattuale e lineare risposta di Paul. Chi vuol intendere intenda, aggiungiamo noi. Il video è di un minuto e 50. Per chi non fosse un fulmine d'inglese, come me, su youtube a sinistra c'è il testo.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ha vinto Ron Paul il dibattito della Cnn su youtube vero?

Luca

Anonimo ha detto...

sapete a che punto è Ron Paul nei sondaggi per le primarie repubblicane?

la raccolta fondi sta andando alla grande, ma la domanda che mi faccio è: Ron Paul resterà solo un fenomeno di internet? o riuscirà a farsi conoscere anche dal grande pubblico che non segue i blog e youtube?

Andrea ha detto...

> Luca e Simone

Parlare di vittoria del dibattito, non saprei.
Ron Paul a parte, anche i grandi giornali che non lo appoggiano hanno scritto che non c'è un vincitore. The economist addirittura dice che i giochi per la nomination sono assolutamente aperti: considerato che Giuliani (e in parte Romney) è considerato il favorito assoluto, dal nostro punto di vista le cose vanno bene.
Sulla diffusione oltre-web: negli Usa il fenomeno Ron Paul su internet era ed è così forte, che è straripato nella vita reale.
Resta da colmare il gap di notorietà, e da far conoscere a più non posso le sue proposte politiche.
Chi anche dall'IItalia e dall'Europa ha idee e contatti, cerchi assolutamente di alimentare la conoscenza oltre la rete!

Anonimo ha detto...

http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1936&Itemid=125

Io scrivo su saperinvestire di politica monetaria. E Ron Paul non poteva mancare.

Luca

Anonimo ha detto...

http://www.ronpaul2008.com/press-releases/50/ron-paul-wins-republican-cnnyoutube-debate/

Si ha vinto il dibattito della Cnn su youtube!

Andrea ha detto...

> Luca
grazie di averci linkato, sito molto interessante!