Oggi si vota in Virginia, Maryland e Washington D.C.
In qualche modo Paul corregge il tiro rispetto al suo messaggio di venerdì, in cui ha dato l'impressione, oltre le sue stesse intenzioni, di tirare i remi in barca. Ma, come dice lui stesso "Tutt'a un tratto le cose cambiano! Non sappiamo che cosa accadrà - circolano un sacco di informazioni sugli altri due candidati, che potrebbero alterare definitivamente questa elezione”.
Ron Paul non è uno che di solito parla per allusioni: forse dalla sua posizione recepisce la turbolenza dello scenario: possibili ritiri, accordi, colpi di scena e colpi bassi che l'establishment vivrà al suo interno. Le stanze del potere vivono le loro ristrutturazioni, i loro traslochi, forse i loro sfratti senza preavviso.
Primarie.
WASHINGTON (Reuters) - Il candidato repubblicano Mike Huckabee ha messo in dubbio gli esiti delle primarie nello stato di Washington avvenute lo scorso fine settimana, in cui è risultato secondo rispetto al suo avversario John McCain.
I legali di Huckabee stanno valutando tutte le possibilità che consentano di giungere a un pieno conteggio dei voti, dati i "risultati finali sospetti" della votazione.
"Vogliamo elezioni pulite, e non siamo sicuri di averle avute", ha detto Huckabee in un'intervista al "Today Show" della Nbc.
Secondo Huckebee, sarebbero stati contati solo l'87% dei voti, con 1.500 schede ancora da conteggiare. McCain superava al momento il suo avversario di soli 242 voti su circa 12.000.
"Chiederemo il pieno conteggio. Verificheremo cosa è successo... Sembrerebbe che arbitrariamente il capo del partito abbia pensato di poter vedere come stava andando l'elezione..." ha detto Huckabee alla Cnn.
La denuncia di HB è di ieri, oggi pare che il Gop ammetta "errori"...
Anche un osservatore professionista e neutrale, come il giornalista Marcello Foa, rispondendo ai commenti nel suo blog afferma: “ Riguardo la Louisiana la situazione è la seguente, a quanto sono riuscito ad appurare: gli exit polls davano McCain vincitore, lo scrutinio definitivo Ron Paul, ma i media hanno citato solo gli exit polls…”
Nonostante la loro importanza le primarie americane sono un'elezione indetta e curata da un partito, cioè un'associazione privata, anche se poi da qualche parte nelle leggi statali è conferito potere di controllo sul voto ad organi pubblici, come il Segretario di Stato...che curiosamente (l'ho già scritto ma voglio ripeterlo) proprio a Seattle ha fatto endorsement per McCain, come anche l'ha fatto il Procuratore Capo, il più alto magistrato dello Stato. Paese che vai, usanze che trovi...
In un simile contesto, come credere all'imparzialità di organi di partito addetti alla regolarità del voto?! E poi questi a chi si appellano? Al segretario di Stato e ai giudici che hanno indorsato McCain?! Ma andiamo!...
A proposito di appelli, la farsa della Louisiana (sono passati 20 giorni dal caucus) non è mica finita: qui è Ron Paul a muoversi. Se ne scrive su questo sito, che mi pare piuttosto accurato e pieno di dettagli, io traduco solo qualcosa:
“Tre reclami sono state depositati dalla campagna di Ron Paul verso il partito repubblicano della Louisiana.
Queste tre denunce potrebbero cambiare l'esito ufficiale del caucus in tempo per la convention dello Stato il 16 febbraio, oppure possono diventare la base per una causa, che potrebbe portare ad un ordine restrittivo per impedire al partito l'indizione della convention di Stato finché non sa assicurato il rispetto delle regole interne.
La campagna di Ron Paul ritiene che circa il 95% dei 650 voti espressi e tenuti in sospeso sono stati espressi da sostenitori di Ron Paul, e registrati tutti come repubblicani, al momento della scadenza del partito, il 30 novembre.”
Per la ricostruzione delle irregolarità in Louisiana secondo la campagna di Ron Paul, rimando a questo nostro post.
Insieme a questi ladri di polli riciclati in politica, non dimentichiamo il coté evoluto: il voto elettronico con il suo software manipolabile senza lasciar traccia: è l'altra faccia del vote-fraud, che rende gli Usa gli insuperabili technologic states of bananas.
Nella mia testa come nei forum paulisti, regna la confusione nell'interpretare le attribuzioni del delegati, la loro libertà o meno di cambiare candidato in sede di convention, statale e nazionale.
Per fortuna che c'è Gerontion: è molto preciso e interviene spesso a dipanare il garbuglio e per sottolineare le imprecisioni di conteggio. Su Italian bloggers for Ron Paul ha fatto questo riepilogo della situazione e delle procedure: la sua analisi tattico-politica è molto condivisibile, e ricrea una sana positiva ansia sull'esito delle convention. Per i numeri e per le regole ci fidiamo ciecamente di lui, che scrive:
Alla convention in Minnesota, per vincere la candidatura, servono i voti di almeno 1191 delegati; in più il nome da mettere al ballot deve essere assicurato prima dalla maggioranza dei delegati provenienti da almeno 5 stati diversi.
I delegati totali sono 2380 e di questi 651 sono del tutto liberi di votare per chi diavolo pare loro fin dal primo voto; dei restanti delegati solo 463 sono legati al loro candidato per tutta la durata della convention, mentre 565 sono legati solo nel primo voto, ma se nessuno dei candidati ottiene la maggioranza prescritta si dovrà continuare a votare e l'obbligo di voto svanisce. Altri 383 delegati sono "bound" nei primi due voti e altri 318 fino al terzo voto. A questi numeri totali vanno aggiunti i delegati da Ohio, stato di Washington, North Carolina a Virgin Islands che sono legati "soltanto" da un obbligo morale di tipo ufficioso.
E a questi numeri che bisogna fare riferimento e non alle percentuali della Fox o della CNN dopo ogni voto. E con questi numeri McCain, a meno di un accordo tale da riuscire a tenere assieme i big che hanno lasciato per poi tentare di convincere i delegati "liberi" a votarlo al primo voto utile, è ancora molto lontano dalla nomination.
Per questo ritengo che Ron Paul debba continuare a lottare nelle fila repubblicane, continuare a raccogliere delegati, che al momento sono sopra i 40, e spendere i soldi rimasti facendo le pulci a McCain e Huckabee, e puntare ad arrivare alla convention con un discreto nuemero di delegati dalla sua e con il resto del repubblicani divisi e poi lì cercare di farsi strada nell'incertezza; si tratterà di un'altra "mini" ma importantissima campagna elettorale, in realtà l'unica vera campagna elettorale, ma bisogna arrivarci e ci si arriva bene solo continuando la strategia di logoramento delegato su delegato, caucus su caucus, dollaro su dollaro. E' già successo una volta che un underdog arrivasse alla convention repubblicana già decisa e che poi, sfruttando i complessi meccanismi di voto e le divisioni personali e politiche degli avversari, uscisse dalla convention come candidato presidente: si chiamava Abraham Lincoln.
***
RON PAUL, MI FIDO DI TE!
21 commenti:
Ron è ormai come una zecca(mi si perdoni la comparazione)sui testicoli dell'estabilishment...non molla più la presa!!!!!
continua a rompere i coglioni Ron,ormai si sta capendo che qui manco conta più tanto l'essere eletti,ma creare scompiglio !!!
può succedere di tutto,sia che venga fuori qualche cosa che sputtani McCain,sia attentato tipo torri gemelle, sia una guerra estesa all'iran o chissà cos'altro.
La mia personale opinione è che il nostro conosce BENISSIMO la situazione economica e sa che la prossima recessione-depressione sarà la più virulenta da 60 anni a questa parte e si rende conto che ha dalla sua il timing e le ricette giuste per contrastare il disastro!
marco
Silenzioso popolo di merda, cerca di uscire dal tuo guscio e marcia pacificamente su Roma il prossimo 1 maggio per riappropriarti della tua dignità.
Divulgate via web questo messaggio e vediamo che succede.
Ciao ragazzi, come immaginavo e' lo stesso Ron che non molla ma anzi RILANCIA!!! In piu' di una occasione chiedo forse troppo ottimismo, ma la partita vera deve ancora essere giocata, quella politico-culturale, quindi non POSSIAMO ASSOLUTAMENTE MOLLARE ORA, ORA PROPRIO NO!!!
Se ne abbiamo voglia, quando organizzano la marcia in America per Ron, facciamo altrettanto qua in Italia, semmai una festa in piazza a Roma o qualcosa del genere...pensiamoci un po' su...
FORZA RON PAUL!!!
BREDA
www.noinatimale.it
Grande Mirko!!!! Ottimo il video, fatto con il cuore e con la mente!!!
FORZA RON PAUL!!!
BREDA
www.noinatimale.it
Davvero commosso!
Ciao Andrea, mi fa piacere che il blog di Foa su Il Giornale si sia popolato ...mi è sembrato che qualcuno è riuscito addirittura a vedersi pubblicare il post che parlava di SIGNORAGGIO.
Forza RON non mollare.
Grande RON!!
Sei il mio eroe davvero...Sei una delle persone più oneste del pianeta, un modo di pensare anni luce davanti a tutti...
E quell'analogia con Lincoln...La sovranità monetaria...la vera rivoluzione dalla parte del popolo...
GO ROOOOOOOON!!!
grazie della fiducia andrea, ho solo usato il web andandomi a prendere le info alla fonte, e non dai media omologati. conti alla mano mccain è molto lontano dalla nomination, regna l'incertezza... senza tener conto dei "super-delegati"...
>laj
sono contento della bella discussione avviata a casa Foa! Magari anche lui sarà invogliato a ripetere lo schema con latri temi poco dibattuti.
>gerontion
sì sì, hai solo usato il web, ma hai fatto un bel servizio! Dunque, tu dici di quest'incertezza nonostante i risultati di stanotte e nonostante il "trend". ma secondo lo schema che riporti, è immaginabile per esempio che i del. quelli vincolati a termine, mollino mc dopo un giro di votazioni? e per chi? qui ci sono troppi misteri e tu ne sai qualcosa! ;-)
allo stato, è impossibile che mccain raggiunga i 1191 delegati necessari al primo voto. se si mettono d'accordo prima e decidono di coordinarsi durante la convention, faranno quello che gli pare e elegeranno chi vogliono. se non si mettono d'accordo, alla convention può succedere di tutto, un delegato non vincolato può scegliere chi caspita vuole.
ci vorrebbe un esperto di teoria di giochi che sia anche informato delle cose sporche che succedono al buio delle sale del potere americano.
>gerontion
la tua osservazione sull'impossibiltà di mc è molto interessante, e controcorrente, da bravo paulista.
se avrai il tempo di approfondirla magari su italian bloggers for rp, ti ripubblico subito anche qui. sui diritti d'autore ci accordiamo in privato! ;-)
ocio ho detto allo stato. è ovvio che se mccain vince in texas, pur non essendo vero che avrà la certezza matematica perchè fino a giugno i delegati non saranno ancora assegnati, la corsa sarà quasi fatta. romney ha ancora i suoi delegati, huckabee è in corsa, se li tengono fino alla convention c'è speranza, se scendono a patti è finita. in ogni caso, tutte le conte sui delegati in giro sono ipotetiche, e infatti ognuno tira la coperta dalla sua parte.
Posta dei lettori > effedieffe.com:
Lettera con citazione del post sulla censura tentata di Mtv nei confronti di Ron Paul. Fonte:italians4ronpaul.blogspot.com
Sempre su effedieffe.com, articolo del Dott. Blondet su McCain.
Mr.Blond
Mi spiace fare sempre il disfattista, ma storicamente di solito alla fine si mettono sempre tutti d'accordo con la formula "teniamo unito il partito per sconfiggere i democratici".
Quando è successo il finimondo alle elezioni Bush-Gore alla fine si sono perfino messi d'accordo tra rep. e dem!
Gli americani, a differenza di noi, hanno un forte senso del bene comune, non dimentichiamolo.
Poi se cambia il mondo e il GOP si spacca...beh sarà davvero una rivoluzione :)
Domani nella mia Facoltà ci sarà una conferenza, sulle primarie americane, con i più grandi esperti italiani sulla politica americana. Vi dirò poi come è andata... ma state certi che una domanda su RP non gliela tolglie nessuno!!!!!!!!!!!
http://www.revolutionmarch.com/
One prevailing myth is that since most of the Republican primaries are winner-take-all, McCain will inevitably reach 1191 before the Republican convention.
While it is true that most of the Republican primaries are winner-take-all, this is misleading, since Vermont is the only remaining winner-take-all primary, and McCain still needs to win 387 of the remaining delegates.
Another prevailing myth is that in order to stop McCain, one of the remaining candidates needs to win 1191 delegates before the Republican convention.
In fact, all that is required to stop McCain from reaching 1191 before the Republican convention is for the two remaining candidates to win at least 333 of the remaining delegates.
In short, McCain needs to win 387 more delegates to win nomination, while his opponents only need to win 333 more delegates (between them) to stop McCain from reaching 1191 before the Republican convention. This will lead to a brokered convention.
14/2/2008
Usa, Romney appoggerà McCain
Svolta nelle primarie repubblicane
L'ex candidato alla presidenza americana Mitt Romney, ritiratosi dalla corsa alla Casa Bianca dopo il Super Martedì elettorale, ha deciso di appoggiare John McCain per la nomination dei repubblicani. L'ex governatore del Massachusetts trasferirà sull'ex avversario i suoi delegati. Lo ha annunciato la Cnn, citando fonti dello staff di Romney. La mossa potrebbe dare a McCain la virtuale vittoria nella corsa alla nomination per la Casa Bianca.
Da TGCOM
Questo è sintomo del fatto che è tutto commandato da dietro alle quinte...
Avanti avanti avanti... Peccato comunque. Grazie di tutto ragazzi. siamo diventati un gruppo fantastico. ma non voglio che finisca qui. continuiamo cosi come ha detto nonno paul. wwww
.michelepisano1988.ilcannocchiale.it
Dal Televideo:
"Secondo i calcoli dei media americani, McCain,che ha 827 delegati,con i 286di Romney arriverà a 1.113 delegati,a un passo dai 1.191 necessari per la nomination.L'altro candidato rimasto in gara, Huckabee, ha soltanto 217 delegati."
Anche qui hanno dimenticato Ron Paul...
i delegati di romney possono votare chi pare a loro, le tv mentono, al momento mccain ha piu o meno 800 delegati "pledged" al primo voto, ne servono altri 391 prima che sia finita.
Ciao ragazzi, il grande Gerontion ha subito rimesso in chiaro le cose!!! Come ha detto Michele nel post sopra...AVANTI AVANTI AVANTI!!!
FORZA RON PAUL!!!
BREDA
www.noinatimale.it
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