mercoledì 6 febbraio 2008

Il ruggito del topo: Perché Ron Paul ha vinto le elezioni

Aggiornamento!

Ron Paul ha raggiunto 42 delegati e forse più. Come speravamo, gli "arcani" caucus hanno dato un risultato migliore di quanto apparso in un primo momento. Dai media già traspare disappunto perché Ron Paul non si ritira...


L'elefante è il simbolo del Partito repubblicano.


Il titolo di questo post è quello dell'articolo che segue. L'autore è Doug Wead, storico e analista politico, ideatore, ci informa Michel Nystrom, di un espressione piuttosto nota, "conservatorismo compassionevole".
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Leggo in un secondo tempo qualcosa di Wead, che non conoscevo: è una persona, almeno un tempo, notevolmente interna alla cerchia dei Bush! Forse quello di Wead, col suo modo particolare e un po' tardivo, è l'endorsement politicamente più rilevante finora ricevuto Ron Paul]
Il pezzo di Wead appare oggi sul suo blog, ed è già stato ripreso sul web paulista. Il merito del pezzo e del compassionate conservatism è discutibile come tutto, ma credo sia interessante pubblicare quest'elogio di Ron Paul in un giorno non facile, che viene da parte di un conservatore doc.

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Bene allora, dicono i repubblicani: abbiamo un candidato. Sarebbe un fatto molto positivo, ma c'è stato solo un chiaro vincitore nella confusa lotta per la nomination del Gop e non è stato John McCain. Il vincitore è stato Ron Paul. E gli effetti della sua vittoria si sentiranno negli anni a venire.

Ron Paul ha fatto un classico errore politico. Ha detto la verità. Dibattito dopo dibattito ha puntato il dito verso il suo partito, il suo presidente e i suoi colleghi contendenti per la nomination gridando a voce alta, come il ragazzino della proverbiale storia: "non hanno vestiti!" Sì, ecco, abbiamo guardato e davvero non li avevano. Erano completamente nudi.

Egli ha dimostrato che il movimento conservatore ha perso la sua strada, la sua autorità morale e la sua logica. Ci ha mostrato che siamo diventati la squadra rossa contro la squadra blu. Ciò accade nel momento in cui abbiamo deciso che questa è una politica di guerra e tutte le normali regole sono sospese, e i conservatori possono fare cose da liberali per vincere. Conservatori che fanno crescere il deficit, se ciò li aiuta a vincere. Possono dare inutili assegni di disoccupazione ai porci se ciò serve a eleggere un altro "conservatore" al congresso. Possono andare in guerra se ciò fa apparire il loro presidente come un leader e gli fa vincere un altro mandato.

Ma nel procedere, Ron Paul ci ha mostrato che abbiamo perso la nostra via. Non siamo più conservatori. Stiamo lottando per il potere non per i principi. Dobbiamo lasciar corso al processo di disfacimento e l'unico modo sarà quello di ritornare sui nostri passi e recuperare tutte le cose che abbiamo scaricato lungo il cammino.

Barry Goldwater accese un simile fuoco con la sua Conscience of a Conservative. La sua verità e i suoi argomenti erano così evidenti e così onesti che si rideva leggendoli ad alta voce. Ma Goldwater stesso è stato condannato alla sconfitta politica. E Ron Paul non aveva alcuna possibilità di vincere queste elezioni. Si è capito la prima volta che ha aperto bocca.

E tuttavia le parole e le argomentazioni di Ron Paul risuonano ancora. Ancora aleggiano su queste elezioni. Sono fastidiose e indimenticabili. Hanno generato i blog, i documenti e i libri che sicuramente un giorno, come la rivoluzione di Goldwater, produrranno il loro nuovo Ronald Reagan. E quando quei giorni inebrianti verranno, un piccolo ma cordiale gruppo di pionieri, che per primo avrà il coraggio di unirsi a lui e comincerà a gridare nelle strade "Quelli non hanno nessun vestito addosso!", dirà che loro potevano vedere ciò che il paese aveva perso. Perché loro c'erano già, mentre si faceva la storia.

John McCain e le sue parole miseramente scelte, restare in Iraq cento anni, gli hanno quasi garantito che sarà lui la risposta alla domanda “chi è stato il repubblicano a perdere il biglietto che ha fatto vincere la prima donna o il primo nero alla Presidenza? Un'altra domanda interessante sarà: "Chi era l'altro candidato in corsa quell'anno che ha lanciato il movimento che poi dominerà la politica nazionale per le successive generazioni?"
E la risposta sarà Ron Paul.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

http://ronpaul.meetup.com/boards/thread/4172968/0/

LEGGERE LEGGERE!!!! Per chi sa l'inglese...

Anonimo ha detto...

URGENTE LEGGERE COMUNICATO SUL SITO DI PAUL .
MICHELE

Anonimo ha detto...

bell'articolo..

nel frattempo, a differenza dei 16 delegati attribuiti a RP dalla Cnn...

Ron Paul National Delegate Count Now 42 or More

ARLINGTON, VIRGINIA – With the results of many of the “Super Tuesday” primaries and caucuses now finalized, the Ron Paul campaign is now projecting that it has at least 42 delegates to the national convention secured.

While much of the focus in yesterday’s Super Tuesday contests focused on preference poll numbers, Ron Paul caucus-goers were focused on securing delegates to the national convention. With dedicated supporters and an organization focused purely on securing delegates, the campaign has secured more delegates to the national convention in Minneapolis-St. Paul than caucus straw polls might otherwise suggest.

According to campaign projections, a minimum of 24 delegates were won in yesterday’s contests. When added to projected delegates coming from strong showings in Iowa (4), Nevada (8), Louisiana (3) and Maine (3), that brings the total delegate count to 42 delegates or more.

“Our goal has always been to walk into the national GOP convention with as many delegates as possible,” said Ron Paul 2008 campaign manager Lew Moore. “The number of delegates we won yesterday could very well be the difference in a Convention where no one has a first-ballot majority. With Dr. Paul’s home state of Texas coming up, we feel we can enter the convention with a substantial number of delegates.”

In an agreement first reported by West Virginia television station WSAZ, three Ron Paul delegates were secured through an agreement with the Mike Huckabee campaign at the West Virginia state convention early Tuesday. Ron Paul delegates to the state convention swung their sizable support to Huckabee – putting Huckabee over the top – in exchange for the delegates.

According to campaign projections from last night’s results at least 3 delegates were won in Alaska, 5 delegates were won in North Dakota, 9 delegates were won in Minnesota, and 4 delegates were won in Colorado.

Additionally the results of the Louisiana Caucus may still change in favor of Ron Paul, where an ongoing legal challenge may result in most of that state’s delegates going towards Ron Paul after state GOP officials violated their own rules to improperly put delegates from other campaigns on the ballots.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, eccola qua la questione: essere arrivati fin qui con delle idee nuove; "RIVOLUZIONARIE"!!! Ce lo siamo detti in piu' di una occasione, e cioe' che quello che contava era di andare avanti, prendere quanti piu' delegati possibili e portare avanti il pensiero paulista. E in questo Ron ci e' riuscito benissimo! Ho conosciuto Doug Wead in una convention a Rimini lo scorso anno, per chi non lo sapesse e' uno dei fautori delle campagne elettorali di Bush padre e Bush figlio, aiutante in prima linea per molti anni del Partito Repubblicano. Bene, posso confermare che e' un tipo eccezionale, un grandissimo trascinatore e un ottimo analista e questo suo articolo mi fa molto piacere perche'e' un personaggio influente ed importante. Wead ha capito tutto, ha capito la vera novita' di questi ultimi tempi, ha capito l'importanza della battaglia di Ron e ora che puo' parlare l'ha fatto, senza peli sulla lingua. Oggi per tutti noi e' un giorno molto importante, la "REVOLUTION" parte anche da qui.

FORZA RON PAUL!!!

BREDA

www.noinatimale.it

Anonimo ha detto...

veramente un ottimo articolo...
Un analisi acuta,che fa piacere in tempi in cui banalità e superficialità fanno da padrone sui media...

cmq tornando al super Tuesday...quello che si poteva fare era cercare di raccogliere più delegati possibili negli stati "proporzionali"...
dal momento che un "colpo" in uno stato pensa sia difficile...speriamo in un buon risultato nel Texas...
ps notate come nei caucuses le percentuali di Ron sono molto più elevate rispetto alle primarie...
ps2 devo inserire la parola chiave "ohboaam"...vi ricorda qualcuno?
Lollo

Orso von Hobantal ha detto...

Grazie del lavoro.

InVisigoth ha detto...

grazie per questo post

Anonimo ha detto...

qualcuno ha notizie sul fatto che in alcune città Ron Paul veniva escluso dal voto?

(era questo che spiegava l'articolo da me postato sopra)

http://ronpaul.meetup.com/boards/thread/4172968/0/

Caitlin Daniels ha detto...

Greatt reading