Primarie repubblicane in Pennsylvania
MCCAIN | 73% | 585,447 | ||
PAUL | 16% | 128,188 | ||
HUCKABEE | 11% | 91,211 |
Questi i risultati. Il conteggio dei delegati non è possibile, essendo il voto per loro disgiunto da quello al candidato presidente, ed essendo comunque i delegati non vincolati.
Alcune osservazioni.
Benchè McCain in teoria abbia la nomination in tasca, oltre 200.000 cittadini repubblicani della Pennsylvania sono andati a votare "chiunque, ma non McCain", è stato scritto.
Ron Paul la non-persona, il super-oscurato, l'"ineleggibile" che non diventerà mai presidente, motiva 128.000 persone che vanno a votarlo lo stesso, in un giorno feriale. La convention di Settembre a Minneapolis che dovrebbe incoronare McCain candidato repubblicano alla presidenza, forse per la prima volta non sarà una parata di regime. Una vivace pattuglia paulista potrebbe rovinare la festa.
Tuttavia dobbiamo prendere in considerazione un elemento contrario: McCain ha "già vinto" la nomination, eppure quasi 600.000 persone sono andate a votarlo.
In misura diversa, due scelte di massa, ma di segno opposto: il voto paulista è un investimento sul futuro, un voto di speranza. Il voto a McCain è quello dell'America arroccata, che ha paura.
Il messaggio della paura vince. Questo è il fattore trainante del voto americano, che anche Hillary Clinton ha adottato, benchè le venga rinfacciato come suo marito abbia sempre polemizzato contro i politici che fanno appello alle paure.
Niente da fare. E forse grazie anche alla mastelliana trasmigrazione di neocon in corso, ecco negli ultimi giorni che Hillary/Hitlery si produce nello spot qui sotto che non fa rimpiangere Rudolph/Adolph. Persino la voce fuori campo ricorda quella di Giuliani. Paura e ancora paura. E compare Osama per la prima volta nella campagna democratica.
Alcune osservazioni.
Benchè McCain in teoria abbia la nomination in tasca, oltre 200.000 cittadini repubblicani della Pennsylvania sono andati a votare "chiunque, ma non McCain", è stato scritto.
Ron Paul la non-persona, il super-oscurato, l'"ineleggibile" che non diventerà mai presidente, motiva 128.000 persone che vanno a votarlo lo stesso, in un giorno feriale. La convention di Settembre a Minneapolis che dovrebbe incoronare McCain candidato repubblicano alla presidenza, forse per la prima volta non sarà una parata di regime. Una vivace pattuglia paulista potrebbe rovinare la festa.
Tuttavia dobbiamo prendere in considerazione un elemento contrario: McCain ha "già vinto" la nomination, eppure quasi 600.000 persone sono andate a votarlo.
In misura diversa, due scelte di massa, ma di segno opposto: il voto paulista è un investimento sul futuro, un voto di speranza. Il voto a McCain è quello dell'America arroccata, che ha paura.
Il messaggio della paura vince. Questo è il fattore trainante del voto americano, che anche Hillary Clinton ha adottato, benchè le venga rinfacciato come suo marito abbia sempre polemizzato contro i politici che fanno appello alle paure.
Niente da fare. E forse grazie anche alla mastelliana trasmigrazione di neocon in corso, ecco negli ultimi giorni che Hillary/Hitlery si produce nello spot qui sotto che non fa rimpiangere Rudolph/Adolph. Persino la voce fuori campo ricorda quella di Giuliani. Paura e ancora paura. E compare Osama per la prima volta nella campagna democratica.
Dalla paura di tutti nasce nella tirannide la viltà dei più. (Alfieri)
2 commenti:
Questo è davvero tremendo!!!
Dobbiamo in qualche modo risvegliarci da questo brutto sogno.
I was searching on the web for the same thing, found but couldn’t figure out. I did have problems with this so please solve my problem.
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