Dal 14° distretto congressuale del Texas Ron Paul prepara il suo ritorno in Parlamento: nella primaria repubblicana si è facilmente affermato su Chris Peden, che ha basato la sua campagna esclusivamente sulla denigrazione dell'avversario. Il passaggio insidioso era questo, la contesa finale per il seggio con lo sfidante democratico non dovrebbe impensierire.
Intanto nelle primarie presidenziali i media hanno continuato ad ignorare Paul, che non viene neanche indicato nelle cronache elettorali pur essendo solo tre i concorrenti (ma oggi Huckabee si è ritirato): bisogna andare a cercare i suoi voti nelle tabelle riepilogative. E' ancora notte in America e il sito ufficiale di Ron Paul già sbandiera l'immagine "sono rimasti in due". McCain ha di fatto vinto la nomination raggiungendo la maggioranza assoluta dei delegati: vedremo come Paul interpreterà l'essere "rimasti in due".
L'eccezione storica di un candidato che resta in corsa in queste condizioni può rilanciare la curiosità verso di lui e accrescere ancora il suo movimento.
Nonostante il lungo inverno dell'informazione, ieri nei quattro stati dove si è votato Ron Paul non ha ottenuto più del 7% ma ha comunque raccolto il voto di altri 130.000 cittadini, che si aggiungono agli oltre 600.000 già ricevuti.
Voti che pesano più di quel che contano. Rappresentano, lo dicevo già ieri, un movimento determinato e cosciente, sono persone raggiunte dall'isolato grido in difesa della libertà interna ed internazionale che non è rappresentata dai candidati dell'establishment. Voti che secondo qualcuno non dovrebbero neanche esistere, benchè largamente insufficienti nella corsa presidenziale. I regimi non possono tollerare 730.000 e presto un milione di cittadini che gli si oppongono pacifici. Un milione di americani continuerà a ricordare anche agli altri che vivono in una democrazia truccata. E' troppo, per un regime. Ma il movimento paulista si consolida, a Giugno marcerà su Washington. Ci sarà ancora molto da raccontare.
17 commenti:
Ottimo, l'importante era tenere il seggio e continuare la reloveution dall'interno del Congresso...chiunque sarà il presidente..
Lollo
Bravo Ron, continua a rompere le scatole a questi filibustieri della domenica!!!
(per non dire di peggio)
E' giusto rimanere anche in corsa per le presidenziali, se non altro per testimoniare che non tutti sono disposti a votare in modo bulgaro...
Bisogna ricordarselo anche per le nostre elezioni di aprile!!!
No al voto utile (a Veltrusconi)
Marty
Grandissimo RON! La tua voce in Congresso non possiamo perderla... avanti così!
Grande Ron, avanti cosi', noi siamo ancora tutti con te!!! Avanti anche con il progetto per una REVOLUTION in Italia, tutto e' possibile e gli ultimi avvenimenti ne sono la conferma.
FORZA RON PAUL!!!
BREDA
www.noinatimale.it
azz io lo volevo presidente ... solo per il fato che non ne parlano in TV dovrebbe gia far svegliare tutti gli americani che vanno dietro alla clinton ... OBAMA ... ma come si fa ? pensare che anche qui obama è visto dai piu giovani come il nuovo...bhòò
w ron paul !
Ovviamente mi congratulo con nonno Ron... avanti ancora!!
Volevo poi condividere con voi la mia esperienza personale di queste ultime settimane, sarò brevissimo.
Ho avuto diverse occasioni per parlare di RP con "esperti" del settore (cioè politica americana, politica estera americana etc.). Ad una conferenza sulle primarie americane (dove ovviamente non si è parlato di RP), al momento delle domande finali ho preso la parola ed ho illustrato, davanti ad una ventina di professori e giornalisti, il programma di RP ed il fenomeno RP in generale (ringraziatemi!!! :)) ). In altre occasioni ho parlato poi con docenti americani, chiedendo loro alcuni pareri su RP.
Questi i fatti.
Ciò che volevo condividere erano le reazioni dei miei interlocutori. Praticamente nulle.
Alla conferenza hanno liquidato il mio intervento (di dieci minuti) con un "noi ci concentriamo sui candidati principali" (anche se ad onor del vero un prof aveva subito inquadrato correttamente la vicenda Ron Paul), mentre il resto della platea sembrava non capire di chi/cosa stessimo parlando. Nelle altre occasioni i miei interlocutori "cadevano dalle nuvole" o sottovalutavano il fenomeno ("non vincerà mai"), non capendo che la questione non è il vincere/perdere ma è una battaglia culturale.
Domanda: ma secondo voi "ci sono" o "ci fanno"? No, perchè le alternative sono due. Sono, anche questi intellettuali think thanker, vittime della distorsione mediatica? Oppure sanno ma non vogliono/possono dire?
Oppure RP è veramente così irrilevante?
Io propendo per la prima ipotesi (non vi dico perchè se no dovrei scrivere troppo): comunque questo mi inquieta ancor di più...
Irrilevante RP? Non credo proprio, altrimenti lui non starebbe dov'è arrivato ed io (noi) non starei (staremmo) qua a scrivere.
Uno dei (tanti) motivi per cui "spreco" il mio tempo su RP è perchè credo che la voce paulista sia l'unica che potrà concretamente opporsi in futuro ad un evento tragico che, a mio parere, avrà luogo: la guerra all'Iran. Se per qualcuno questo è irrilevante...
FRA
Tutti cercano di montare sul carro dei vincitori,indipendentemente dal resto, nessuno vuole stare coi perdenti, controcorrente: è più comodo.
La gente è pigra, anche i "saggi" e gli "intellettuali".
Questo chi comanda lo sa bene, e per questo investe tanto sul controllo dei media: per creare i modelli e i miti che poi il grande pubblico, per pigrizia (o per paura di essere isolati) seguirà.
Se l'uomo sapesse da dove viene e quale è il suo destino, sarebbe meno meschino e più coraggioso.
Siamo aquile convinte di essere pollli (e a forza di razzolare a caccia di vermi un po' polli lo siamo diventati veramente).
Alb
ciao e buona serata da Maria
grazie Francesco!
:-)
ottimo intervento Francesco!
ultimo articolo 5 marzo .. dai ragazzi teneteci aggiornati siamo al 17 e non si sa piu nulla ? dai ragazzi
Un caro augurio
per una santa Pasqua,
santa e serena.
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Ciao. Ipo
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bel filmato dateci un'occhio .
Tanti auguri di buone vacanze anche da parte mia! :)
Tutti censurano Ron Paul in italia (è una cosa vergognosa) e in america.
Solo alcuni per primi hanno capito il perchè della censura su questo vero campione liberale. Su youtube potete trovare la pietra miliare che ci ha fatto capire che spessore ha questa persona, cercate in rete RON PAUL vs FED v. 1.0 ( i sottotitoli sono in italiano per cui anche chi non mastica l'inglese può capire cosa rischia quest'uomo e di che spessore sia questo candidato).
W RON PAUL IL POLITICO CHE VORREMMO SI CANDIDASSE IN ITALIA.
Alessandro
non ho trovato news particolari sul nostro Ron al momento...qualcuno sa qualcosa? Che sta accadendo?
ciao
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